Green pass senza regole: a Trieste in piazza con poche mascherine e niente distanziamento
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Green pass senza regole: a Trieste in piazza con poche mascherine e niente distanziamento

I manifestanti sono scesi nelle piazze ed hanno sfidato il divieto imposto dalla Questura in mattinata

Manifestazioni No pass a Trieste
Manifestazioni No pass a Trieste
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6 Novembre 2021 - 10.52


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I manifestanti hanno protestato ignorando, o meglio violando, le prescrizioni date questa mattina.
“No green pass, no apartheid” è lo striscione che apre il corteo dei circa cinquemila che questo pomeriggio stanno manifestando a Trieste per chiedere lo stop al certificato verde. Come già visto nelle precedenti occasioni, a sfilare ci sono persone di tutti i generi, tante donne, anche anziane, e qualche bambino, e i diversi slogan sono intervallati dal ‘canto’ del movimento, ‘la gente come noi non molla mai’. Dal megafono gli organizzatori invitano a mettere la mascherina e a rimanere distanziati secondo le prescrizioni della questura, anche se non tutti la indossano e c’è chi cammina fianco a fianco.
L’avvertimento della Questura in mattinata
La Questura di Trieste usa la linea dura contro i manifestanti che rischiano di essere arrestati se procederanno con il corteo di oggi.
Infatti il corteo organizzato dal Coordinamento No green pass Trieste che si terrà oggi pomeriggio nel centro cittadino dovrà svolgersi in osservanza delle prescrizioni emesse dal Questore di Trieste, in attuazione delle determinazioni assunte in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Lo fa sapere la Questura di Trieste.
Il provvedimento prevede che la manifestazione debba tenersi dalle 15 alle 18 secondo il seguente itinerario: Piazza della Libertà, Corso Cavour, Riva 3 Novembre, via Mazzini, Piazza Goldoni, via G. Carducci, Piazza Oberdan, Piazza Dalmazia, via Ghega, Piazza della Libertà.
Inoltre, in attuazione dell’ordinanza del sindaco di Trieste emessa in data odierna, agli organizzatori della manifestazione è stato prescritto di adottare le opportune misure finalizzate a garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e l’uso della mascherina dei partecipanti, attraverso la presenza di specifico personale addetto al controllo.
Nel caso in cui non siano rispettate tutte le prescrizioni dell’autorità di pubblica sicurezza, verranno valutate le singole posizioni degli organizzatori e dei manifestanti in relazione al Tulps (“I contravventori al divieto o alla prescrizione dell’autorità sono puniti con l’arresto fino a un anno e con l’ammenda da euro 206 a euro 413. Non è punibile chi, prima dell’ingiunzione dell’autorità o per obbedire ad essa, si ritira dalla riunione).

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