Gli oscurantisti del Family Day sabato in piazza a Milano contro il ddl Zan
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Gli oscurantisti del Family Day sabato in piazza a Milano contro il ddl Zan

Massimo Gandolfini e Jacopo Coghe di ProVita&Famiglia: "Il Ddl Zan istituisce un odioso reato di opinione per sbattere in galera chi si oppone all`utero in affitto, al 'genitore 1 e 2', all`indottrinamento gender nelle scuole"

Proteste a favore del Ddl Zan
Proteste a favore del Ddl Zan
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13 Maggio 2021 - 17.41


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Ancora una volta proteste denunciando rischi che non sono previste dal disegno di legge Zan che non colpisce i reati di opinione, ma solo l’istigazione all’odio e alla violenza nei confronti delle persone. Che non è la stessa cosa.
Il Family Day scenderà in piazza Duomo a Milano sabato 15 maggio, alle ore 15, per manifestare contro il Ddl Zan sull’omotransfobia.
Secondo i promotori dell’evento, tra cui il leader cattolico Massimo Gandolfini e Jacopo Coghe di ProVita&Famiglia, “il Ddl Zan istituisce un odioso reato di opinione per sbattere in galera chi si oppone all’utero in affitto, al ‘genitore 1 e 2’, all`indottrinamento gender nelle scuole e agli altri dogmi del politicamente corretto”.
“I teatri di Milano faranno sconti speciali solo a chi si presenterà in cassa con scritto ‘ddl zan’ sul palmo della mano”, ha affermato Coghe, “poi che succederà? Ci vieteranno di entrare nei cinema e nei ristoranti perché siamo contrari a questa legge? Dovremo girare con una spilla al petto perché siamo contro l`utero in affitto? Sono discriminazioni sulla base delle opinioni politiche vietate dall`articolo 3 della Costituzione, roba da regime fascista”, denunciano.
“Io sono padre di quattro bimbi – ha continuato Coghe – e non voglio che ai miei figli si insegni che ‘si può cambiare sesso a piacimento, come previsto dall`articolo 7 del Ddl Zan’ che introduce la Giornata scolastica sulla transessualità. Noi genitori dobbiamo alzarci in piedi e ‘difendere i nostri figli da queste follie’ che li confondono nella loro identità e innocenza”, conclude.
“Qualsiasi forma di discriminazione o violenza contro chiunque è già punita dal Codice Penale, anche con aggravanti per motivi futili e abietti”, ha affermato Gandolfini.
“Non esiste un solo caso di violenza contro omosessuali – ha continuato – che non sia già severamente punito nei Tribunali. È evidente allora che questa legge serve a ben altro: processare le idee e punire le opinioni non politicamente corrette come le nostre e quelle di milioni di italiani”.
Sul palco di sabato, ha preannunciato una nota, prenderanno la parola rappresentanti cattolici, evangelici e ortodossi, per denunciare il rischio che col Ddl Zan sarà possibile essere processati per la semplice lettura della Bibbia sulla morale sessuale o sul matrimonio.
Interverranno poi giornalisti, giuristi, professionisti e genitori per spiegare come il Ddl Zan metterebbe concretamente in pericolo le loro libertà fondamentali nel semplice esercizio delle loro attività quotidiane. Numerosi i saluti di esponenti politici dei partiti che in Senato si oppongono al progetto.
Gli organizzatori hanno annunciato che la manifestazione di sabato a Milano darà il via a una “stagione di mobilitazione in tutta Italia che culminerà presto in una manifestazione nazionale a Roma per difendere le libertà fondamentali messe in pericolo dal Ddl Zan: pensiero, parola, educazione e religione”.

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