I soliti idioti: a Bologna ressa in centro e tuffi nella fontana del Nettuno
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I soliti idioti: a Bologna ressa in centro e tuffi nella fontana del Nettuno

Assembramenti in ogni zona del capoluogo emiliano, il sindaco: "Più che fare il mio dovere insieme alle forze di polizia e a quelle della sanità... Non sono in grado di mettermi nella testa della gente"

Assembramenti a Bologna
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8 Maggio 2021 - 17.39


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Eppure è stata una delle città che nel 2021 risulta essere tra le più colpite dal Covid, ma da quando sono iniziate le prime graduali riaperture, gli assembramenti irresponsabili sono all’ordine del giorno.

Centro di Bologna, sabato pomeriggio: una sorta di unico, grande assembramento.

Dal Quadrilatero alla “T”, passando per piazza Nettuno, intorno all’ora dell’aperitivo quasi non c’è un angolo sgombro da persone. Impossibile trovare posto a sedere nei dehors, affollatissimi di ragazzi e adulti.

La “T” e l’area del Nettuno, invece, sono territorio privilegiato di grossi gruppi di adolescenti che sciamano da un punto all’altro e mettono la musica per ballare.

Non solo: alcuni sbucano dai capannelli e vanno a tuffarsi nella vasca del Gigante, tra gli incitamenti dei coetanei e i cellulari spianati per riprendere il bagno. Scena, quest’ultima, che avviene non solo a pochi metri dalle forze dell’ordine che presidiano la piazza, ma anche sotto gli occhi del sindaco Virginio Merola, che passa alcuni minuti davanti alla Salaborsa per incontrare l’associazione EuropaNow! che per la Festa dell’Europa, in calendario domani, ha promosso l’esposizione di una grande bandiera stellata sulla facciata di Palazzo D’Accursio.

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Mentre Merola è sul posto, si contano due tuffi nella fontana: poi si avvicinano le forze dell’ordine più un’auto della Polizia locale e i ragazzini si allontanano poco più in là, con musica al seguito.
“Ieri sera in zona universitaria la Polizia è intervenuta ripetutamente e questo è l’importante. Io non faccio appelli retorici, informo tutti che si stanno inguaiando e che si stanno mettendo a rischio di ammalarsi”, afferma Merola rispondendo ai cronisti che lo interpellano sugli assembramenti che non accennano a finire.

“Detto questo- continua Merola- vedo che risale la curva dei ricoveri, come dice il direttore dell’Ausl, Paolo Bordon. Ognuno valuti da sé. Io, francamente, più che fare il mio dovere insieme alle forze di polizia e a quelle della sanità… Non sono in grado di mettermi nella testa della gente”, sottolinea il sindaco.

“Avrei una gran voglia di divertirmi anch’io, però dobbiamo capire tutti- ribadisce l’appello Merola- che è un’apertura graduale e sarà ancora più graduale se non ci comportiamo al meglio tutti”.

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Subito dopo, il primo cittadino si sposta davanti alla cattedrale di San Pietro per attendere l’arrivo in citta’ della Madonna di San Luca.

Assembramenti vistosi anche lì, con molte persone assiepate in particolare sotto i portici che si trovano davanti all’ingresso della chiesa e ai margini della zona delimitata da forze dell’ordine e volontari.

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