Il Piemonte è pronto ad acquistare le partite AstraZeneca inutilizzate nella Ue
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Il Piemonte è pronto ad acquistare le partite AstraZeneca inutilizzate nella Ue

La Regione è pronta per superare le 30 mila dosi al giorno

Vaccino AstraZeneca
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22 Aprile 2021 - 12.31


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In Piemonte l’obiettivo è quello di non frenare la campagna vaccinale garantendo le forniture ai medici di famiglia costretti in questi giorni a rallentare le inoculazioni per carenza di dosi.
La domanda è: come? La Regione sarebbe pronta ad acquistare dalla Danimarca le partite inutilizzate di AstraZeneca

“Dall’Ambasciata – ha affermato l’assessore regionale alla Ricerca Covid, Matteo Marnati – ci è stato confermato che il Governo danese starebbe valutando le richieste pervenute anche da altri Paesi e che terranno in considerazione quella del Piemonte. Abbiamo già informato il Ministero della Salute”.

Ieri sera, intanto, la Regione ha siglato un nuovo accordo proprio con i medici di base con l’obiettivo di dare una ulteriore spinta alla campagna vaccinale.
È stata concordata la fornitura prioritaria dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson per completare nel più breve tempo possibile la copertura vaccinale degli over 60.
Per le fasi successive, che coinvolgeranno le fasce di popolazione più giovani, verrà valutata la distribuzione dei vaccini Pfizer e Moderna.

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Per l’assessore alla Sanità della Giunta Cirio, Luigi Icardi, ”è stata scritta una nuova e importante pagina di collaborazione con i medici di famiglia che produrrà un rafforzamento della campagna vaccinale, non solo sul piano delle inoculazioni, ma anche sul fronte altrettanto determinante della corretta informazione”.

Antonio Rinaudo, commissario della Regione per l’emergenza Covid, interpellato dall’Ansa sottolinea che non esiste un problema di scarsa adesione degli over 70 e soprattutto degli over 60.
“Con i cittadini over 70 e over 60 – ha affermato l’ex magistrato – non ci sono problemi: piano piano anche coloro che appartengono a queste fasce di età si stanno prenotando, c’è tutto il tempo perché lo facciano.
Siamo partiti da poco e certamente finora l’adesione è inferiore a quella delle fasce di popolazione più anziana, ma forse è stata mal compresa la comunicazione, nel senso che qualcuno ancora non sa di potersi già prenotare e vaccinare. Ma non c’è da preoccuparsi, né da pensare a defezioni legate al tipo di vaccino. Anche perché noi abbiamo detto che per la scarsità di AstraZeneca, dato ai medici di base per fare le vaccinazioni nei loro ambulatori, nei centri vaccinali gestiti dalle Asl consigliamo di immunizzare gli over 60 e gli over 70 anche con Pfizer”.

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“Il Piemonte – ha rimarcato Rinaudo – è pronto per superare le 30 mila dosi al giorno. Ma ci atteniamo alle disposizioni che il commissario Figliuolo ritiene di dare. Siamo in una situazione strana: da un lato ci dicono di non superare le 24 mila somministrazioni al giorno, e dall’altro ci ampliano sempre più la platea dei soggetti da vaccinare”.

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