Top

Il delirio del parroco di Cesena: "I vaccini fatti con cellule di feti vivi abortiti"

L'omelia di don Paolo Pasolini è diventata virale sui social per l'altissimo contenuto di follie, fake news e complottismi

don Paolo Pasolini
don Paolo Pasolini

globalist Modifica articolo

23 Marzo 2021 - 15.51


Preroll

Nella Chiesa di San Rocco, a Cesena, il parroco don Paoloa Pasolini ha tenuto un’omelia vergognosa e infarcita di fake news e proclami anti-scientifici, il cui video è diventato virale sui social creando un moto d’indignazione verso le assurdità proclamate dal prelato.
In completo spregio della scienza e dell’emergenza che il mondo sta vivendo, don Pasolini si è comportato come il peggior negazionista, sostenendo che i vaccini sarebbero messi a punto tramite cellule di feti vivi abortiti, addirittura generati appositamente per la campagna vaccinale. Una menzogna talmente delirante da far impallidire il più fervido dei complottisti. 
Don Pasolini non si è fermato qui: “Siamo impazziti non solo sui rapporti sociali, ma sul valore della nostra vita. In 14 mesi abbiamo imparato a non morire e ciascuno di noi si è talmente aggrappato alla vita che abbiamo fatto di tutto pur di non morire e non far morire, ed è giusto così”. Poi la ripresa del ragionamento: “Ma non abbiamo capito la logica di Gesù. Qui stiamo imparando il ‘Si salvi chi può’, il ‘Mors tua vita mea’, cioè la tua morte è la mia salute”. E va quindi al dunque: “Vedi per esempio la fabbricazione di vaccini, a onor del vero anche di tanti altri vaccini fatti fino adesso, tramite le sperimentazioni fatte con feti vivi abortiti”. Il prete ha parlato di “Donne povere pagate per farsi ingravidare, e poi fatte abortire al quarto-quinto mese con l’estrazione del feto vivo”, perché “ci sono aziende, non cosche mafiose, che pagano donne povere per asportare il feto vivo, a cui vengono tolti gli organi ancora vivi e ceduti a chi sperimenta e vende vaccini”.
E ancora: “Dicono che è necessario e lo facciamo. Ma nella macchina retorica del ‘bene comune’ c’è dietro un mondo mostruoso in cui la vita degli altri è la nostra vita e siamo disposti a passare sopra una stradina di feti abortiti, purché io arrivi in fondo guarito, sano e vivo”. Ma, citando il caso di Gesù, “io voglio il bene della mia vita, ma non la morte di qualcun altro”.

OutStream Desktop
Top right Mobile
Native
Box recommendation

Articoli correlati

Outofpage
WebInterstitial Mobile