Italia divisa in tre: l'ira dei presidenti di Regione, la Campania finisce in zona gialla ma i conti non tornano
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Italia divisa in tre: l'ira dei presidenti di Regione, la Campania finisce in zona gialla ma i conti non tornano

Non ci sono Regioni nell'area verde. "La pandemia corre e nessuna Regione può sottrarsi alle misure restrittive", ha ricordato Conte.

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5 Novembre 2020 - 08.35


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“Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta sono zone rosse”. Lo ha annunciato il premier Conte illustrando le zone pandemiche in cui è stata divisa l’Italia, aree soggette a misure più restrittive da venerdì fino al 3 dicembre. Nell’area gialla, con criticità moderata, rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna. Lazio, Veneto, Liguria, Sardegna e Umbria. Nell’area arancione, con criticità medio alta, ci sono Puglia e Sicilia. 

“Se, all’esito delle misure, una Regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità per 14 giorni, con rischio più basso, potrà essere assoggettata a un regime di misure meno restrittive, ce lo auguriamo tutti”, ha quindi spiegato Conte.

Area rossa In zona rossa ci sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Secondo l’ultimo Dpcm, prevede mobilità interna solo per “comprovate esigenze” (motivi di lavoro, salute e emergenze), apertura solo per asili nido, scuole per l’infanzia, elementari e prime medie, chiusura dei negozi ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole. Restano aperti parrucchieri e barbieri mentre devono chiudere mercati, bar e ristoranti. Si può acquistare cibo d’asporto. E’ sospesa l’attività nei centri sportivi ma è consentita esclusivamente all’aperto e in forma individuale. E’ anche permessa l’attività attività motoria in prossimità della propria abitazione mantenendo le distanze e usando la mascherina. 

Area arancione Nelle aree arancione ci sono Puglia e Sicilia. Non servirà l’autocertificazione per uscire da casa, ma non sarà possibile entrare o uscire dalla Regione o spostarsi da un Comune all’altro, tranne che per comprovate esigenze dunque motivi di lavoro, salute e emergenze. Chiusi bar, gelaterie e ristoranti fatti salvo per i servizi da asporto e la consegna domicilio. Palestre e piscine restano chiuse, ma è ancora possibile fare attività individuale all’aperto nel rispetto del distanziamento. Restano aperti parrucchieri, barbieri ed estetisti. La didattica a distanza è estesa a tutte le classi delle scuole superiori, mentre alle elementari e alle medie è prevista l’attività in presenza con mascherina. I musei sono chiusi e sono sospesi tutti i concorsi. Nei fine settimana sono chiusi anche i centri commerciali.

 

Area gialla Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Veneto, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Umbria, Sardegna e Friuli Venezia Giulia rientrano nell’area gialla insieme alle province di Trento e Bolzano. In queste zone ci sono le misure restrittive più “morbide” previste nel Dpcm. Le scuole in Campania resteranno chiuse anche se la Regione è stata inserita nella lista delle aree “gialle” che prevede didattica in presenza tranne che per le superiori di secondo grado. La Campania resterà invece ferma sulla chiusura di ogni grado delle scuole che proseguiranno con didattica a distanza, quindi dopo la pubblicazione del provvedimento del governo in gazzetta Ufficiale verrà emessa un’ordinanza per confermare la chiusura.  

Area verde Non ci sono Regioni nell’area verde. “La pandemia corre e nessuna Regione può sottrarsi alle misure restrittive”, ha ricordato Conte.

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