Cesare Battisti fa lo sciopero della fame e accusa: "Sono prigioniero di uno Stato vendicativo"
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Cesare Battisti fa lo sciopero della fame e accusa: "Sono prigioniero di uno Stato vendicativo"

Battisti, che oggi ha ricevuto la visita del suo avvocato, ha detto: "Sono sotto sequestro da gennaio dello scorso anno in Bolivia ed ora in Sardegna. Non mi hanno dato scelta"

Cesare Battisti
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11 Settembre 2020 - 12.23


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Da qualche giorno Cesare Battisti ha iniziato uno sciopero della fame per denunciare lo stato di isolamento in cui si trova e oggi ha ricevuto la visita del suo legale, Gianfranco Sollai, che ne ha riferito le parole: “Sono sotto sequestro da gennaio dello scorso anno in Bolivia ed ora in Sardegna. Non mi hanno dato scelta, sono stato costretto ad uno sciopero totale della fame”.
Battisti, aggiunge Sollai, ha detto di “sentirsi prigioniero di una sporca guerra tra lo Stato e la lotta armata, e non, del periodo delle grandi contraddizioni sociali che hanno sconvolto l’Italia dalla fine degli anni ’60 agli inizi degli anni ’80”. L’ex terrorista, riferisce sempre l’avvocato, ha già perso cinque chili in quattro giorni e sta assumendo solo acqua. Da qui la decisione di andare a trovarlo in carcere a giorni alterni.

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