Omotransfobia, oggi la discussione alla Camera, Boldrini: "Con il benaltrismo il tempo dei diritti civili non arriva mai"
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Omotransfobia, oggi la discussione alla Camera, Boldrini: "Con il benaltrismo il tempo dei diritti civili non arriva mai"

Boldrini: "Non si dica che la legge colpisce la libertà di espressione. Diciamolo. Ognuno potrà dire quello che vuole. Ma non potrà usare violenza omotransfobica o istigarla"

Laura Boldrini
Laura Boldrini
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3 Agosto 2020 - 14.52


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Dopo 20 anni di ritardo, finalmente oggi approda alla Camera la legge Zan-Boldrini-Scalfarotto contro l’omo-bi-transfobia e la misoginia. Simone Alliva, giornalista per l’Espresso e autore del libro inchiesta ‘Caccia all’Omo’, scrive su Twitter che solo una ventina di parlamentari sono presenti in Aula e che le opposizione hanno presentato circa 800 emendamenti, per ottenere il risultato ormai scontato che la legge venga votata a settembre. 
La legge prevede un’estensione dell’attuale legge Mancino, ossia il riconoscere l’odio omo-bi-transfobico come aggravante in caso di aggressione o discriminazione. La Destra sta cercando di far passare l’idea che sia una legge che colpisca le opinioni (partendo dall’assunto surreale che l’omofobia sia un’opinione). Il timore dei reazionari è che ‘non si possa più essere contrari all’utero in affitto, o alla teoria gender nelle scuole’. 
La legge non tocca né l’uno né l’altro argomento: a parte il fatto che la pratica della Gpa (Gestazione per Altri), detta volgarmente ‘utero in affitto’, è nella stragrande maggioranza usata da coppie eterosessuali e che la ‘teoria gender’ non esiste affatto, non sono queste le aree di competenza della legge, che mira a proteggere dalla violenza e dalle discriminazioni le persone Lgbt. 
A questo proposito l’intervento di Laura Boldrini: “Lo sappiamo benissimo quali sono le priorità di questo paese. La priorità è sconfiggere il Covid19 senza negarlo magari e dare risposte alla crisi economica. Ma con la logica del benaltrismo va a finire che il tempo dei diritti non arriva mai. Non si dica che la legge colpisce la libertà di espressione. Diciamolo. Ognuno potrà dire quello che vuole. Ma non potrà usare violenza omotransfobica o istigarla. I bavagli sono fuori il perimetro di questa legge”. 

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