Per riaprire la scuola a settembre servono 2 milioni di test in 15 giorni
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Per riaprire la scuola a settembre servono 2 milioni di test in 15 giorni

Le indicazioni del Cts, anticipate dal Corriere. Controlli a tappeto su docenti e bidelli, a campione sugli studenti. Divieto d'ingresso per chi ha febbre sopra 37.5°

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7 Luglio 2020 - 11.53


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Tutto il personale scolastico dovrà effettuare il test sierologico 15 giorni prima della riapertura delle scuole, prevista per il 12 settembre. È questo il parere del Comitato Tecnico Scientifico, riportato dal Corriere della Sera. Gli studenti, invece, saranno controllati a campione durante il corso dell’anno scolastico. 

“Secondo gli esperti è necessario che gli accertamenti vengano effettuati a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico per avere la garanzia che al momento di entrare in classe non ci siano problemi. Si spera che a settembre la morsa del Covid-19 possa essersi ulteriormente allentata, ma il rischio che un insegnante o un dipendente positivo possa trasmettere il virus o addirittura creare un focolaio rimane alto. E dunque si dovrà procedere per tempo. Gli scienziati ritengono indispensabile che tutti siano sottoposti al test sierologico che fornisce risposta quasi immediata. Per chi risulterà positivo, si procederà con il tampone e, in caso di conferma, scatterà la quarantena.

In caso di positività al test sierologico il personale dovrà effettuare il tampone. Lo screening verrà effettuato su circa 1 milione e 900mila persone, in accordo con le Regioni, che saranno obbligate a programmare le analisi e a fornire l’elenco di tutti gli istituti scolastici ai provveditorati. Il Cts suggerisce l’impiego di forze dell’ordine o dell’Esercito per i rilievi. 

“L’orientamento è che la stessa procedura non potrà essere seguita per i ragazzi. Si tratta di circa 8 milioni tra bambini e giovani, impensabile che si possa verificare l’eventuale positività di tutti prima dell’avvio dell’anno scolastico. E in ogni caso la precauzione non viene ritenuta indispensabile. Dunque la proposta del Comitato è dilatare i tempi effettuando i controlli nel corso dell’anno”.

Confermato il divieto di ingresso nelle scuole per chi ha 37,5 o più di febbre, anche se non sono previsti i termoscanner nelle scuole. Inoltre, sono ancora da definire con precisione le norme sull’uso della mascherina: l’orientamento prevalente, per il momento, è che venga usata quando ci si muove negli spazi comuni, mentre la si potrà togliere al banco e durante le lezioni.

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