Cacciari va dritto al punto: "Una politica democratica debole crea nostalgia dell'uomo forte"
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Cacciari va dritto al punto: "Una politica democratica debole crea nostalgia dell'uomo forte"

Il filosofo Massimo Cacciari, ospite di Gianfranco Mascia nella trasmissione in diretta Facebook "Dalla zona rossa alla zona verde":

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1 Giugno 2020 - 16.14


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Lui è andato dritto al punto senza girarci attorno: “Quello che sta accadendo negli Stati Uniti, con la rivolta nelle strade, non è una novità assoluta. Questi conflitti sono endemici negli Usa e si tratta di problemi irrisolti. In America non sono riusciti a risolvere quel tarlo pazzesco della loro civiltà e società. Le posizioni politiche mutano, ma la struttura sociale resta la stessa, comprese le disuguaglianze. Secondo me questa situazione favorisce Trump. Spinge ancora di più il ceto medio americano, quello lontano dalla città, spaventato dall’epidemia verso la politica di destra di Trump”.
Così il filosofo Massimo Cacciari, ospite di Gianfranco Mascia nella trasmissione in diretta Facebook “Dalla zona rossa alla zona verde”, sulla pagina di Europa Verde.

Cacciari ha proseguito: “Una politica democratica debole crea nostalgia dell’uomo forte. Una democrazia, come quella italiana attuale, che non sa decidere, che dimostra di essere impotente perfino a mandare i sussidi della cassa integrazione, una politica che non ha alcuna capacita’ di decisione, crea la nostalgia dell’uomo forte. Anche in Italia la democrazia va in crisi perché i democratici non sanno fare il loro mestiere. Democrazia vuol dire solidarietà, vuol dire uguaglianza. Non invece stiamo subendo la crisi, con interventi emergenziali, senza alcuna strategia. Tutti interventi inefficaci e superficiali. Il Governo non ha dato alcuna sua idea. Ha seguito l’emergenza sanitaria e i tecnici. Ha affrontato la crisi in maniera statalistica e centralistica, bloccando il Paese in modo indifferenziato. Hanno saputo comunicare solo la paura del virus, senza alcuna strategia per il dopo, questa non e’ politica”.
“La ripartenza – ha spiegato Massimo Cacciari – potrà essere promossa solo da un piano straordinari attraverso la cura dell’ambiente, la conservazione del territorio, non tornando a parlare del Ponte sullo Stretto, come stanno facendo demagogicamente sia Salvini che Renzi, quando la priorità è casomai il potenziamento della rete ferroviaria siciliana. Abbiamo bisogno di un grande intervento pubblico che tenga conto della Green Economy, dell’ambiente, quello che abbiamo adesso invece è solo assistenzialismo.”
“Le politiche europeiste e ecologiste sono le uniche che possono contrastare l’ondata populista e sovranista di destra che, se questo governo dovesse fallire a settembre, ottobre, sarà inevitabile anche in Italia. In questo momento e’ fondamentale essere all’interno di una grande famiglia europea, come succede agli European Greens. Perché ricordiamocelo, con l’antieuropeismo e il sovranismo di Salvini al governo rischiavamo di non ricevere nessun aiuto dall’Unione Europea.”

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