Quali sono le Regioni sorvegliate speciali nella Fase 3?
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Quali sono le Regioni sorvegliate speciali nella Fase 3?

Il report settimanale del ministero della Salute e dell'Iss sui dati dal 4 al 10 maggio

Fase tre
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17 Maggio 2020 - 08.37


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“Le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da Covid-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni/Ppaa.
Permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione”. Così si legge nelle conclusioni del report settimanale del monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Iss, sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus. Nel rapporto che analizza i dati dal 4 al 10 maggio, vengono “promossi” Veneto, Friuli e Campania. “Rischio moderato” in Lombardia, Umbria e Molise.

Speranza: sistema monitoraggio fondamentale per gestire fase 2 – “Il sistema di monitoraggio che abbiamo attivato è un pezzo fondamentale della strategia della seconda fase. L’Italia ha attraversato mesi molto complicati, con chiusure che hanno portato enormi sacrifici ai nostri cittadini. Ora, lentamente, gradualmente, con prudenza, passo dopo passo, proviamo a riaprire. Avere uno strumento di monitoraggio serrato che ci consente, territorio per territorio, di capire esattamente quello che sta succedendo è un’arma fondamentale per gestire questa seconda fase”. Lo ha dichiarato in un videomessaggio il ministro della Salute Roberto Speranza commentando i primi dati della cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni sul monitoraggio della diffusione del coronavirus in Italia.

“E’ un lavoro prezioso – ha sottolineato, – che è stato fatto dall’Istituto Superiore di Sanità, dal ministero della Salute e dalle Regioni, perché abbiamo bisogno di capire esattamente quello che sta succedendo e se dovessero esserci segnali di allarme, i decisori politici a livello regionale e a livello nazionale saranno in grado di intervenire nel più breve tempo possibile”.

La valutazione generale – “La situazione a oggi – ha sottolineato Speranza – ci consegna un quadro positivo dopo l’enorme sacrificio fatto dal nostro Paese. La curva epidemiologica si è piegata con il passare delle settimane anche se i numeri del contagio sono ancora significativi. Dobbiamo riaprire con prudenza e cautela per non disperdere il lavoro fatto e i sacrifici fatti dagli italiani”.

“Abbiamo 18 regioni ad oggi classificate con bassa circolazione del virus. In alcune di queste, sei, la situazione è in evoluzione a causa di alcuni focolai che sono stati identificati e che abbiamo sotto controllo”, ha dichiarato in un videomessaggio Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, commentando i primi dati.

“Abbiamo realtà come la Lombardia dove ancora abbiamo dei casi ogni giorno, siamo in grado di far fronte alle esigenze che si manifestano di bisogno sanitario”, ha sottolineato. “Ci sono anche zone dove abbiamo altri focolai ma con numeri molto contenuti e i focolai sotto controllo. Tutte le Regioni hanno portato e condiviso dati sulla capacità di risposta”.

Nello specifico, nel documento si legge: “In tutte le Regioni/PPAA permangono alcune fragilità nella settimana dal 4 al 10 maggio”. Classificazione bassa (livello 2) in 18 Regioni/PA. Ciò vuol dire bassa probabilità di aumento di trasmissione e basso impatto sui servizi assistenziali. In 10 Regioni/PPAA, incidenza settimanale bassa e intermedia-bassa: “In esse il lockdown ha impedito il diffondersi dell’infezione”, come si specifica. In 8 Regioni incidenza alta e intermedia-alta con “una situazione complessa ma controllata”. In 6 Regioni si segnala una situazione epidemiologica in evoluzione e fluida per la presenza di focolai di trasmissione da monitorare con attenzione.

Per quanto riguarda, poi, la classificazione moderata (livello 3): “In Molise, – riferisce il report, – la classificazione settimanale è passata da bassa a moderata (probabilità moderata/alta di aumento di trasmissione e un basso impatto sui servizi assistenziali) a causa di un nuovo focolaio di trasmissione, attualmente in fase di controllo, che ha prodotto un aumento nel numero di casi nella scorsa settimana. Questo si potrà riflettere in un aumento nella stima di Rt nelle prossime settimane”. In Umbria, la classificazione settimanale “è passata da bassa a moderata (probabilità moderata/alta di aumento di trasmissione e un basso impatto sui servizi assistenziali) per un aumento nel numero di casi ed un Rt >1 seppur in un contesto ancora con una ridotta numerosità di casi segnalati e che pertanto non desta una particolare allerta”. In Lombardia, infine, la classificazione settimanale “è moderata (bassa probabilità di aumento di trasmissione e un moderato/alto impatto sui servizi assistenziali), ma si assiste a una riduzione dei segnali di sovraccarico dei servizi sanitari. In questa regione rimane elevato il numero di nuovi casi segnalati ogni settimana seppur in diminuzione”, si aggunge. 

 

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