Attacco post-fascista al 25 aprile: "Niente Bella Ciao e dedichiamolo ai morti di Covid"
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Attacco post-fascista al 25 aprile: "Niente Bella Ciao e dedichiamolo ai morti di Covid"

Non domo dei suoi dirigenti che ancora festeggiano la marcia su Roma i dirigenti di Fratelli d'Italia rilanciano la loro campagna negazionista e usano perfino i morti dell'epidemia

Sandro Pertini, Milano, 25 aprile 1945
Sandro Pertini, Milano, 25 aprile 1945
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18 Aprile 2020 - 16.08


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Sono fascisti nell’animo o anche se non hanno il coraggio di dirlo apertamente, nonostante facciano a fare a festeggiare la marcia su Roma, a difendere le sceneggiate di Predappio e a mettere in lista gente che si chiama Mussolini, ossia parenti e discendenti del criminale che ha firmato le leggi razziali e portato l’Italia alla distruzione e alla creazione di una repubblica-fantoccio asservita ai nazisti e fautrice di ignobili e orribili stragi.
“Il 25 aprile di quest’anno, segnato dalla tragedia del Covid-19, puo’ essere davvero una data per unire e non dividere gli italiani. Per ricordare tutti i caduti, senza alcuna distinzione, ma soprattutto per commemorare quei tantissimi connazionali che sono morti in silenzio e da soli a causa del Coronavirus”.
A dirlo la deputata di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti, e le senatrici di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti e Daniela Santanché, aderendo all’iniziativa ‘Noi cantiamo la canzone del Piave’ presentata oggi in diretta Facebook dal vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, e da Edoardo Sylos Labini, prevista per sabato 25 aprile alle ore 12 e rivolta a tutti, senza distinzioni politiche e cultura.
“Sarebbe bello se questa idea si potesse realizzare. Non ho mai festeggiato il 25 aprile- spiega Frassinetti- che ho vissuto sempre come giornata di odio e divisione. Anzi sarebbe auspicabile se diventasse patrimonio di tutti, senza dividere gli italiani in una parte sbagliata e una giusta. Anche se le forti recrudescenze degli ultimi tempi mi fanno dubitare che si possa uscire da questa logica di scontro. Penso al sindaco di Milano Sala che si è rifiutato di rendere omaggio ai caduti del Campo 10. Ecco, mi auguro che si possa sostituire il Piave a Bella ciao, ma vedendo questi segnali nutro seri dubbi”.
Le parole di Ignazio La Russa


”Questa mattina, con una diretta Facebook insieme a Edoardo Sylos Labini e ad alcuni parlamentari abbiamo avanzato una proposta rivolta a tutti, senza distinzioni politiche e culturali: da quest’anno il 25 aprile diventi, anziché divisivo, giornata di concordia nazionale nella quale ricordare i caduti di tutte le guerre, senza esclusione alcuna. E in questa data si accomuni anche il ricordo di tutte le vittime del Covid-19 che speriamo cessino proprio in aprile”. Lo afferma Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Senato.
“Sarebbe il modo migliore -aggiunge- per ripartire in una Italia finalmente capace, dopo 75 anni da quel lontano 1945, di privilegiare ciò che ci unisce e che ci rende tutti orgogliosi di essere italiani. Nel ricordo dei caduti, chi vorrà, sabato prossimo potrà listare a lutto un tricolore e cantare la canzone del Piave che da sempre le Forze armate dedicano ai caduti di ogni guerra”.

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