Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha rilasciato dichiarazioni bizzarre per non dire provocatorie in un’intervista al Corriere della Sera, affermando che “la sinistra deve decidersi a recidere un cordone ombelicale. Non basta essere d’accordo su principi generali, come l’antifascismo, per unirsi a qualsiasi compagnia. Le compagnie bisogna scegliersele. O si finisce per offrire un ombrello ai violenti”, in riferimento agli scontri avvenuti sabato a Bologna.
Le sue parole appaiono come una chiara provocazione, poiché La Russa sa bene che la sinistra parlamentare non ha legami né con violenti e tantomeno con ambienti che ancora inneggiano ai brigatisti. Mentre a destra forme di solidarietà e vicinanza verso gli ex terroristi fascisti non è mai venuta meno e qualcuno se lo sono portato perfino dove amministravano.
Riguardo alle recenti manifestazioni di CasaPound, La Russa ha aggiunto che “la Costituzione garantisce a tutti il diritto di manifestare, nel rispetto delle norme. Si può essere d’accordo oppure no con le ragioni di chi manifesta, ma non si può pretendere che si vietino quando le autorità preposte ne riconoscono la liceità. E a Bologna la Questura ha autorizzato dando prescrizioni molto restrittive ai manifestanti di CasaPound”.
Ovviamente Ignazio Benito La Russa si è guardato bene dal condannare pubblicamente la manifestazione fascista di Bologna. Del resto come avrebbe mai potuto?