Bufera su Telegram: scoperte chat pornografiche in cui si incita allo stupro e al femminicidio
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Bufera su Telegram: scoperte chat pornografiche in cui si incita allo stupro e al femminicidio

Il gruppo 'Stupro tua sorella' è stato segnalato in massa dagli utenti di Twitter ed è stato chiuso, ma ne sono nati molti altri in poche ore

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3 Aprile 2020 - 16.23


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Da ieri molti utenti twitter stanno segnalando in massa un gruppo Telegram (per chi non lo sapesse: una chat di messaggistica simile a Whatsapp ma dove si possono creare gruppi con utenti infiniti e dove i messaggi si autodistruggono per non essere rintracciabili) chiamato ‘Stupro tua sorella’. 
Si tratta di un gruppo in cui gli utenti – da quelli così poco intelligenti da utilizzare una foto profilo quasi tutti maschi bianchi molto giovani – si scambiano foto pedopornografiche e video privati di ragazzine minorenni. 
In seguito alle numerose segnalazioni, il canale è stato chiuso, ma ne sono nati moltissimi alternativi, sfruttando proprio l’intracciabilità di Telegram. Su twitter gli utenti stanno invitando in massa a iscriversi a Telegram per poterli segnalare, ma avvertono anche di non entrare perché le chat sono talmente disgustose che “è bastato leggerne qualcuna su Twitter per avere lo stomaco sottosopra” scrive un’utente.
In effetti, c’è da mettersi le mani ai capelli: frasi come ‘più sono piccole più sono tr*ie’, ‘sono a favore del femminicidio’ e altri insulti sessisti sono impressionanti, specie se pensiamo vengano da persone molto giovani. Questi utenti sono di solito chiamati ‘incel’ (involuntary celibate, celibi involontari) e sono caratterizzati da una spiccata misoginia che si accompagna a insulti e violenze sessiste. Gli incel, che sono spesso suprematisti bianchi o legati all’estrema destra, sono convinti che sia un loro diritto possedere le donne in quanto uomini bianchi eterosessuali. Sono ovviamente anche notevolmente omofobi e infestano molte chat del deep web o sezioni di forum dedicate all’argomento. 

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