Coronavirus, panico senza ragione: ancora lunghe code ai supermercati
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Coronavirus, panico senza ragione: ancora lunghe code ai supermercati

Malgrado il governo abbia escluso restrizioni sugli orari di apertura dall'alba c'è stato l'assalto per accaparrarsi scorte alimentari e prodotti per la casa

Code di alimentari
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21 Marzo 2020 - 09.02


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Non è successo nulla di particolare. Eppure è come se il paese fosse stato colpito da una nuova ondata di panico
Lunghe code anche oggi all’esterno dei supermercati, malgrado il governo abbia escluso restrizioni a riguardo. La gente ha cominciato a mettersi in fila intorno alle 6:30, circa un’ora prima dell’apertura dei punti vendita.
Code e tempi di attesa piuttosto elevati per fare la spesa si registrano un po’ in tutte le città italiane. Da Venezia a Napoli, sui social sono in molti a postare foto delle lunghe file per poter accedere nei supermercati.
Bergamo, altri mezzi militari per bare
Altri mezzi militari hanno raggiunto questa mattina il cimitero monumentale di Bergamo per portare via le decine di feretri che giacciono nella camera mortuaria e nella chiesa, perché il forno crematorio non riesce a far fronte a questo periodo di emergenza da coronavirus. Soltanto ieri si sono registrati 88 morti nella Bergamasca. “La lucina in fondo al tunnel speriamo che cominci a vedersi, per ora non si vede – ha commentato il sindaco Giorgio Gori -. Speriamo che cominci a vedersi qualche effetto di questa cosa che io ancora non vedo francamente”.
Percentuale malati, la Valle d’Aosta supera la Lombardia
La Valle d’Aosta ha superato la Lombardia per l’incidenza rispetto alla popolazione del numero di ‘malati’ di coronavirus. I casi presenti nella regione alpina (esclusi i decessi e i guariti), secondo gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile, sono 257 cioè 2 su mille abitanti contro 1,5 attualmente positivi su mille abitanti in Lombardia.

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