Cacciari si lamenta: "Pago il 60% di tasse. Non sono superflui i problemi del ceto medioalto"
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Cacciari si lamenta: "Pago il 60% di tasse. Non sono superflui i problemi del ceto medioalto"

Il filosofo a La verità: "Il Pd è una coorte di cooptati. I 5 stelle? Alle regionali, fossi in loro, mi nasconderei"

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17 Febbraio 2020 - 09.22


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“Quasi quasi vado a vivere a Vienna…”. A fare questi pensieri è Massimo Cacciari, che in una lunga intervista a La Verità dice la sua sulla politica italiana. E fa un passaggio sul sistema fiscale:

“Uno come il sottoscritto versa il 60% del suo reddito in tasse. Non si possono considerare superflui i problemi del ceto medio e medioalto. A me sta venendo voglia di prendere baracca e burattini e di trasferirmi a Vienna”

Il Pd, sostiene Cacciari, deve cambiare: ”È una coorte di cooptati dalle vecchie segreterie”. Il filosofo, ex sindaco di Venezia, sostiene di aver fiducia in Zingaretti, ma teme che a queste “coorti” possa aggiungersi la sua:

Se ciò avvenisse, sarebbe la fine del Pd.

Impietoso il giudizio sui 5 stelle: “Hanno bisogno di bandierine per sopravvivere”, dice. Il Movimento è diviso in tre parti. A chi gli chiede quali sono risponde:

“Questa, che definirei nostalgica; quella che vorrebbe ragionare seriamente con il Pd, e la terza, che è la stragrande maggioranza nei gruppi parlamentari ed è abbarbicata allo stipendietto. Sarà questa a prevalere, finché non ci sarà un totale disastro elettorale. Lo vedremo alle regionali dove, se fossi in loro, mi nasconderei”.

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