Sequestro di persona sulla Open Arms: chiesta l'autorizzazione a procedere contro Salvini
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Sequestro di persona sulla Open Arms: chiesta l'autorizzazione a procedere contro Salvini

I reati contestati nella nuova richiesta sono sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio, legati a un soccorso della Open Arms che Salvini ha bloccato per 20 giorni a largo di Lampedusa

Salvini e la Open Arms
Salvini e la Open Arms
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1 Febbraio 2020 - 15.30


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Il tribunale dei ministri di Palermo ha chiesto al Senato una nuova autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso Open Arms, sulla base del fatto che il decreto sicurezza bis non può essere applicato alle navi che soccorrono i naufragi in quando il soccorso in mare è obbligatorio. 
L’inchiesta è stata condotta per tutta l’estate dalla Procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggio ed era passata alla competenza di Palermo a novembre quando i pm agrigentini avevano deciso di iscrivere nel registro degli indagati Salvini per aver trattenuto a bordo della Open Arms davanti Lampedusa per venti giorni 164 migranti poi fatti scendere su ordine del procuratore di Agrigento.
I reati contestati nella nuova richiesta sono sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio, legati a un soccorso della Open Arms che Salvini ha bloccato per 20 giorni a largo di Lampedusa a cavallo di Ferragosto. Insieme a Salvini è indagat anche il capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi. 
Salvini ha commentato: “Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai”. Il 12 febbraio è atteso intanto il voto in Senato per la Gregoretti.
Il caso Open Arms fu uno di quelli più eclatanti durante la residenza di Salvini al Viminale: addirittura alcuni dei migranti costretti a bordo si gettarono in mare per cercare di raggiungere a nuoto Lampedusa, stremati dalla residenza forzata a bordo. 
Proprio in queste ore, la nave ha a bordo altri 363 migranti e sta aspettando l’autorizzazione ad attraccare al porto di Pozzallo.

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