Una parola (considerata un’offesa solo da chi l’ha scritta) impressa sulla fronte di Antonio Gramsci. Additato come “omosessuale” da qualcuno che ha voluto profanare il murale a lui dedicato in una delle piazza di Turi. Lo racconta Silvia Dipinto su Repubblica Bari. A lanciare la denuncia è Retake Bari, il movimento per il decoro urbano e la pulizia nato a Roma e poi arrivato in tutte le città italiane.
“Gli amici di Turi ci segnalano l’ennesimo atto vandalico – scrivono gli attivisti di Retake sulla loro bacheca facebook – Siamo in largo Pozzi e tutto ciò non ha bisogno di ulteriori commenti. Siamo disponibili ad aiutarvi. Chiunque voglia e possa aiutarci è benvenuto. Ci auguriamo che da qui possa nascere Retake Turi, difendiamo questa città stupenda e la sua storia”.
La scritta “gay” sulla fronte dell’intellettuale fondatore del Partito Comunista, è stata scoperta dai cittadini di Turi: proprio nel carcere del comune del barese, Gramsci fu rinchiuso dal regime fascista.