Il reato di apologia del fascismo non viene più perseguito: assolti i membri di Lealtà e azione
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Il reato di apologia del fascismo non viene più perseguito: assolti i membri di Lealtà e azione

Lo ha deciso nel processo con rito abbreviato il Tribunale di Milano a seguito dell'inchiesta del pm Piero Basilone che aveva chiesto 4 condanne a 3 mesi.

Membri di Lealtà e azione
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30 Aprile 2019 - 12.27


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Sono stati assolti perché il fatto non sussiste quattro dirigenti di Lealtà azione, tra cui uno dei leader dell’associazione di estrema destra, Fausto Marchetti, accusati di apologia del fascismo per una manifestazione, il 25 aprile 2016, con saluti romani al campo X del cimitero Maggiore di Milano dove sono sepolti i caduti fascisti della Repubblica sociale.
Lo ha deciso nel processo con rito abbreviato il Tribunale di Milano a seguito dell’inchiesta del pm Piero Basilone che aveva chiesto 4 condanne a 3 mesi.

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