La resistenza di un parroco a Genova: niente messa a Natale "Per Salvini Gesù era un clandestino"
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La resistenza di un parroco a Genova: niente messa a Natale "Per Salvini Gesù era un clandestino"

Ad annunciarlo con un post su Facebook è il prete Paolo Farinella che, nel suo blog, dice di aver fatto questa scelta per "obiezione di coscienza al Decreto Sicurezza".

Don Paolo Farinella
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7 Dicembre 2018 - 14.00


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Non ci sarà la tradizionale messa di Natale nella parrocchia di San Torpete nel cuore di Genova: la chiesa sarà chiusa per protesta durante le festività.

Ad annunciarlo con un post su Facebook è il prete Paolo Farinella che, nel suo blog, dice di aver fatto questa scelta per “obiezione di coscienza al Decreto Legge numero 113/2018”, più “conosciuto come Decreto Sicurezza”. “Dietro parole roboanti, confuse e immorali, si nasconde la volontà determinata di colpire ‘i Migranti’ – denuncia il parroco -, proprio alla vigilia di quel Natale che celebra la nascita di Gesù, emigrante perseguitato dalla polizia di Erode, fuggito alla persecuzione, accolto in Egitto e ritornato a stabilirsi a Nàzaret, dopo un viaggio allucinante e pericoloso attraverso il deserto del Neghev”.
L’attacco ai migranti, sostiene don Farinella, “avviene nel silenzio complice di un mondo cattolico che inneggia a un ministro che dondola un presepe di plastica, sventola un vangelo finto e illude con il Rosario in mano, senza suscitare un rigurgito di vomito dei cosiddetti cattolici da salotto”. Gli stessi che, aggiunge, “Papa Francesco chiama “‘cristiani da pasticceria’”.
“In questo anno 2018, se Gesù , con Maria e Giuseppe , si presentasse da noi per celebrare la sua nascita, col decreto immondo di Salvini, sarebbe fermato alla frontiera e rimandato indietro perché migrante economico, senza permesso di soggiorno e perché in Palestina non c’è una guerra ‘vecchia’ dal 1948”. Come ultimo “gesto di dignità, quindi, conclude il parroco, “la chiesa di San Torpete in Genova resterà chiusa”.

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