Haters all'attacco sul salvataggio di Open Arms: ecco la feccia della Rete
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Haters all'attacco sul salvataggio di Open Arms: ecco la feccia della Rete

Come per i bimbi morti recuperati sulle rive di Al-Hmidiya, in Libia, anche in questa drammatico caso la notizia vera è trasformata in fake. Insulti vergognosi, battute laide. Ma che Paese siamo diventati?

I commenti dei razzisti
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18 Luglio 2018 - 15.07


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Questi sono alcuni dei commenti che girano sui social a proposito del salvataggio della donna camerunense da parte della nave Open Arms. Dello stesso tono, se non peggio, quelli che riguardano la donna morta e il suo bambino. “Sono tutte bufale”, “Un set costruito dai buonisti”, “Guarda che si inventano i radical chic”.

Era già successo con i bimbi morti a largo della Libia. Tra i tanti a commentare tra insulti e vergogne razziste anche tal Alessandra Maggia, presunta psicologa e scrittrice veronese. “Sono dei bambolotti del c…”, ha scritto sul suo profilo, “Bambini annegati ma completamente asciutti, qualcosa non quadra – scriveva – Annegati o meno, vaff…, se fossero rimasti a casa non sarebbero morti”.

Le foto dei corpi esanimi dei tre bambini migranti, recuperati sulle rive di Al-Hmidiya, in Libia, hanno fatto il giro del mondo ma gli xenofobi non vedono l’ora di credere a a una bufala complottista che si è diffusa su Facebook. Luride fake news. L’ultimo gioco di questa gentaglia consiste nel mettere a confronto due fotografie: quella drammatica realmente scattata da un fotografo dell’agenzia Afp e la presunta attività di uno studio fotografico per realizzarla. Secondo questa falsa informazione l’immagine dei corpi dei tre piccoli non sarebbe altro che un fotomontaggio realizzato dalle associazioni legate a Soros per influenzare l’opinione pubblica sul tema dei migranti. Non è bastato neanche il video dei soccorritori.

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Ecco, questa la deriva che sta assumendo il nostro paese. Leggete da voi cosa scrivono questi odiatori razzisti a proposito della vicenda sconvolgente denunciata da Open Arms con foto e video. “Più in pericolo mio figlio il primo giorno di nuoto”, oppure: “Ma come è un salvataggio e sono asciutti?”, o ancora “E la migrante che guarda l’obiettivo?”. Feccia che spesso ritwitta gruppi fascisti, leghisti, haters di professione. Feccia, dunque. 

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