Valeria Fedeli nel suo intervento del 27 maggio al Premio Cherasco Storia, riportato sul sito del Miur, ha scritto che “nel 1796, Napoleone impose a Vittorio Emanuele III l’armistizio con cui decretò la capitolazione Sabauda”.
Proprio a proposito di Cherasco la Ministra ha scritto: “È qui che nel 1631 venne firmata la Pace che concluse la guerra del Monferrato, durante la peste che fa da sfondo ai Promessi Sposi. È qui che più tardi, nel 1796, Napoleone impose a Vittorio Emanuele III l’armistizio con cui decretò la capitolazione Sabauda”. L’errore, nascosto tra le pieghe della frase e difficilmente riconoscibile da chi non conosce a menadito la storia d’Italia, potrebbe effettivamente sfuggire, ma come invece spiega il quotidiano torinese
“Il «re piccolo» o «sciaboletta» – Vittorio Emanule III, così soprannominato dagli italiani a causa della sua bassa statura – salirà sul trono quasi un secolo dopo (nel 1900, ndr). Se non fosse che il discorso è stato fatto in un Premio Storia si potrebbe derubricare a semplice scivolone. L’armistizio fu firmato da Vittorio Amedeo III, ma questo forse è nozionismo sfrattato dalla scuola 2.0. Nella vecchia scuola l’insegnante di storia avrebbe assegnato all’alunno un bel 2. E l’insegnante mai si sarebbe sognato che il malcapitato sarebbe diventato il ministro della Pubblica Istruzione”.