Aggredita una donna nel padovano: fermato un nigeriano
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Aggredita una donna nel padovano: fermato un nigeriano

La donna è stata strattonata e schiaffeggiata mentre faceva jogging qualche giorno fa. L'uomo è ospite del centro accoglienza richiedenti asilo di Bagnoli.

Donna che corre
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20 Marzo 2017 - 17.28


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Un migrante, di nazionalità  nigeriana, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri di Padova per l’aggressione a scopo sessuale, tre giorni fa, a una donna che stava facendo jogging. L’immigrato, ospite del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bagnoli (Padova), è accusato di aggressione e tentata violenza sessuale. La donna, com’è noto, è stata aggredita intorno alle 20 di venerdi’ scorso, proprio nei pressi del centro di Bagnoli da un uomo dal quale e’ poi riuscita a divincolarsi e a fuggire, chiedendo aiuto. Il nigeriano è stato ammanettato nel centro di accoglienza.
La vicenda che ha portato al fermo del nigeriano risale al 17 marzo scorso intorno alle 20 quando una donna della zona, che stava facendo jogging nei pressi del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bagnoli, è stata raggiunta e aggredita da una persona che, dopo averla schiaffeggiata e strattonata, aveva cercato di tirarla a se’. Le descrizioni fatte dalla donna sull’aggressore avevano portato a puntare l’attenzione sulle persone ospitate nel centro. La notizia dell’aggressione aveva data vita anche a manifestazioni di protesta nel territorio, con alcuni sindaci che si erano detti pronti alle ‘barricate’ e che erano scesi in piazza assieme ad altri cittadini per chiedere al governo di risolvere il problema del sovraffollamento del centro.
Zaia. “Bravi i Carabinieri per la tempestività. Ora questo signore, se confermato colpevole, va spedito a scontare la pena in Nigeria. Parlano tanto di accordi bilaterali, ebbene questo e’ il classico caso in cui l’accordo serve e va fatto al piu’ presto”. E’ questo il commento del Presidente della Regione Luca Zaia al fermo di un uomo nigeriano ospitato nell’hub di Bagnoli, con l’accusa di essere il responsabile dell’aggressione. 
“Il Parlamento deve legiferare con urgenza – aggiunge Zaia – perché questa gente che non ha alcun titolo per trovarsi qui venga rimpatriata al piu’ presto. Non e’ possibile continuare con questo andazzo, bisogna assistere i bisognosi veri e rispedire gli altri senza indugi perche’ la situazione e’ ormai sfuggita di mano”.
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