La politica asseminese insorge contro i cinque stelle sulle vicende della Corte dei Conti
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La politica asseminese insorge contro i cinque stelle sulle vicende della Corte dei Conti

L’opposizione e la politica asseminese: fatto grave, anzi gravissimo! Chieste le dimissioni del Sindaco

La politica asseminese insorge contro i cinque stelle sulle vicende della Corte dei Conti
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19 Febbraio 2016 - 12.31


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di Veronica Matta

Essere “capo” comporta onori e oneri. Al “capo” spetta la scelta dei propri collaboratori. Ed è giusto che sia cosi. Ma non tutti possono essere “capi”.

A seguire i comunicati dei gruppi politici presenti all’opposizione e fuori dal consiglio comunale, le cui dichiarazioni non fanno sconti al sindaco grillino sulle contestazioni della Corte dei conti nei confronti delle sue responsabilità. Si evince dalle dichiarazioni dei gruppi politici che, politicamente, il sindaco Mario Puddu, dimostra totale inefficienza, inesperienza e incapacità a gestire situazioni delicate come quelle poste in evidenza dalla relazione della Sezione di controllo della Regione Sardegna nei confronti dell’ente comunale. Durissima la presa di posizione del segretario del maggiore partito di opposizione, Marco Sarigu, che chiede le dimissioni del Sindaco. Un passo indietro lo chiede anche il gruppo Assemini Libera. Forse l’abilità di un Sindaco consiste anche nell’abilità di riparare gli errori.

Certo che la burocrazia può far inciampare. Sulla sua interpretazione e opinabilità si giocherà l’abilità delle parti su una vicenda che non è ancora conclusa.

Partito Democratico: quel che è successo è un fatto grave, anzi gravissimo! La regolarità dei conti è sacrosanta in un’amministrazione comunale, perché ad Assemini no? È paradossale, snobbare le richieste di controllo della Corte dei Conti imputando tutto ad un “disguido”. Non può esserci disguido che tenga, quando si parla di cosa pubblica, di denaro dei cittadini. Come Partito Democratico di Assemini siamo fortemente preoccupati per Il comportamento del primo cittadino nei confronti di una vicenda così delicata. Il sindaco non solo non è stato capace di controllo e gestione, ma ha riversato tutte le colpe sulla struttura comunale, quando le responsabilità sono in primis sue, in quanto responsabile legale del comune e della sua amministrazione che è chiamata a dare un indirizzo politico. Questo non è avvenuto perché evidentemente il principio di trasparenza, cavallo di battaglia del movimento 5 stelle in campagna elettorale, non si applica quando si parla di Assemini. Con questa vicenda, inoltre, si certifica l’ennesima spaccatura tra la politica pentastellata e la struttura comunale nonostante la difesa di questa fosse uno dei punti salienti della campagna elettorale 5 stelle. Pensiamo che Assemini meriti di meglio, pertanto vista la gravità di quel che è accaduto non possiamo che prendere atto dell’ennesimo fallimento della giunta Puddu, chiedendo da subito le dimissioni del sindaco e dell’amministrazione comunale.

Proposta civica: chiara dimostrazione che amministrare significa conoscere le norme, applicarle. Non si può raffazzonare. La forma è sostanza. È preoccupante che, per la prima volta, uno dei più grandi Comuni venga sanzionato. Non riesco a concepire che nonostante siano stati convocati, non siano andati. Sarà menefreghismo, incapacità di rendersi conto della gravità dell’atto o cos’altro? Chiediamo un consiglio comunale urgente.

Assemini Libera: Ai “CHIARIMENTI SULLA VICENDA DELLA CORTE DEI CONTI” dati dal sindaco, i suoi detrattori, come lui ama definirci, rispondiamo con questo documento: Deliberazione n. 86/2014 della Corte dei Conti Sezione Controllo Sardegna “DELIBERA. Nessuno ha MAI comunicato al Consiglio Comunale gli estremi di questa delibera e se domani dovessero palesarsi delle responsabilità, NOI consiglieri, dovremo risponderne personalmente con il nostro patrimonio. Il Sindaco di Assemini, superficiale e approssimativo come sempre, dichiara che a lui competono gli indirizzi politici ma dimentica che ai “fini della configurabilità della violazione del dovere di vigilanza imposto ai sindaci, non è necessaria l’individuazione di specifici comportamenti che si pongano espressamente in contrasto con tale dovere”. . Tornano al pettine tutti i nodi relativi alla riorganizzazione dell’Ente tanto cara al Puddu. E’ indiscutibile la responsabilità del Sindaco nella definizione delle posizioni apicali, e ancor di più la scelta fiduciaria, dell’allora nuovo segretario comunale, da lui mai allontanato. Non crediamo che anche questa volta sia sufficiente chiedere scusa, faccia un passo indietro, la città è pronta!

SEL: Come SEL Assemini esprimiamo forte preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare a seguito dei pesanti rilievi della Corte dei Conti riguardanti la gestione economica del Comune di Assemini in questi anni di governo del movimento 5 stelle (per ora 2013-14). Si evidenziano chiaramente responsabilità di singoli soggetti, così come quella del sindaco. In attesa di conoscere gli sviluppi di questi rilievi, soprattutto per le casse comunali, stiamo analizzando con attenzione la relazione della Corte dei Conti. Tuttavia non possiamo non evidenziare, come già fatto più volte anche in Consiglio Comunale, non ultimo in occasione della presentazione del documento di programmazione economica, come la trasparenza amministrativa tanto esplicitata nel programma elettorale dei 5 stelle sia rimasta solo sulla carta, anzi proprio la gestione economica a partire dai bilanci ha presentato fin dall’inizio gravi criticità. A questo punto ci aspettiamo e chiediamo quanto prima un’informativa urgente al Consiglio Comunale e a tutta la cittadinanza, soprattutto perchè in quelle annualità evidenziate dalla Corte dei Conti, risultano esserci importanti provvedimenti privi di copertura finanziaria, basti pensare al servizio di mensa scolastica. Se le risposte non saranno soddisfacenti sarebbe inevitabile chiedere al Sindaco di trarne le dovute conseguenze, amministrare è una cosa seria.

Pdl: Troviamo interessantissima la reazione del sindaco all’ennesimo richiamo degli enti di controllo e verifica. Non è mai colpa sua, tant’è che io come altri ci chiediamo cosa ancora rimanga a fare incollato al suo scanno. A suo parere sono sempre gli altri quelli che devono fare e controllare (soprattutto gli stessi soggetti dovrebbero essere allo stesso tempo controllori e controllati nella visione semplicistica del sindaco) ed a lui non rimarrebbe altro che sognare ad occhi aperti un programma elettorale irrealizzabile, che non trova gambe, e per il fallimento del quale non esiterà a trovare nuovi colpevoli (la minoranza che chiede controlli, la burocrazia, i funzionari, il segretario, …). Mai un analisi dei fatti, mai la volontà di trovare soluzioni, nel più puro spirito grillino il sindaco è capace solo di accusare ed indicare colpevoli. Eppure il quadro rappresentato dalla Corte dei Conti non lascia scampo, nessun controllo interno, nessun controllo di gestione, per non dire che la situazione si fa ancora più allarmante quando si tratta dei controlli sulle ditte esterne totalmente assenti come l’appalto di igiene urbana e il multiservizi con il verde. La giunta ed il Sindaco non solo non hanno attivato i controlli ma non ne hanno neanche compreso l’importanza, né di quelli interni né di quelli esterni all’amministrazione, dal momento che non si sono neanche degnati di rispondere ai richiami formali che avevano ricevuto dalla Corte dei Conti. Dopo la riforma Bassanini del 1997 con la separazione tra politica e gestione, davanti ad un apparato burocratico amministrativo che coglie l’impreparazione degli organi eletti per dettare i tempi e gli obiettivi della pubblica amministrazione, gli strumenti a disposizione della politica sono la trasparenza, il piano anti corruzione ed il sistema dei controlli. Concetti semplici con cui la Giunta Puddu non riesce a raggiungere alcuna familiarità.

Fortza Paris: “amministrare un Comune è difficile ma si dovrebbe fare come un buon padre di famiglia, controllare e valutare e dire la verità ai propri se dinero non ce ne sta. Per chi poi si propone come la novità e la trasparenza come bandiera sarebbe anche meglio. Tutti possono sbagliare, ma nell’amministrare la cosa pubblica ci vuole un’attenzione precisa, un controllo anche sui responsabili di settore. La politica da indirizzi, ma ha anche l’obbligo dovere di controllare”.

Il popolo dell’autonomia: “il Popolo della Autonomia esprime meraviglia e preoccupazione per quanto affermato dal Sindaco di Assemini riguardo l’azione della corte dei conti. E’ singolare che il principale responsabile politico di un’amministrazione locale, scarichi le responsabilità sui funzionari e responsabili della macchina burocratica. Conosciamo l’impegno e la serietà con cui quotidianamente i dipendenti del Comune operano, allo stesso modo riteniamo che la parte politica si assuma le responsabilità che le competono e faccia della trasparenza, il punto cardine dell’attività amministrativa. Infine esprimiamo tutta la nostra fiducia sull’operato della magistratura contabile e di quella ordinaria”

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