Le autorità norvegesi hanno temporaneamente fermato la deportazione dei richiedenti asilo che sono arrivati nel Paese attraverso il territorio della russo e finora erano stati rimandati indietro: ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri, Borge Brende in un’intervista alla tv nazionale,
Brende ha detto che la decisione di fermare la deportazione è stata presa a seguito di una richiesta delle autorità russe: secondo il ministro, Mosca vuole discutere le questioni relative al coordinamento delle procedure per il ritorno dei rifugiati, la Norvegia è pronta a farlo ed i primi negoziati si apriranno la prossima settimana. Attualmente, la deportazione dei profughi attraverso il b][punto di controllo di Storskog[/b] è stato sospesa fino a nuovo avviso.
Brende ha aggiunto che, la ragione principale per la sospensione temporanea della deportazione dei rifugiati, come annunciato da parte russa, è la necessità di garantire la sicurezza delle procedure, e le parti stanno discutendo la possibilità dell’ invio di migranti in aereo con destinazione Murmansk e Mosca. La comprensione reciproca tra le due parti , aggiunge, è fondamentale per risolvere la situazione dei rifugiati al confine tra i due Stati , e la Russia in conformità con l’accordo sulla riammissione è pronta a ricevere persone che hanno un motivo legittimo per rimanere sul proprio territorio concedendo permessi di soggiorno, a lungo termine oppure visti per ingressi multipli.
Ora la discussione si concentra sul ritorno dei richiedenti asilo che sono in possesso di documenti, questa settimana le autorità norvegesi per l ‘immigrazione hanno iniziato ad espellere un altro gruppo di rifugiati arrivati dal territorio della Russia, ma delle oltre100 persone che portate al centro per i richiedenti asilo nel comune settentrionale di Sor-Varanger (al confine con la regione di Murmansk) solo 13 sono stati trasportati oltre frontiera a bordo di minibus. La polizia norvegese ha citato vari motivi per spiegare questo, ma a quanto pare tutto è stato dovuto principalmente alla mancanza di un adeguato coordinamento tra le due parti. L’anno scorso, più di 5.500 richiedenti asilo sono arrivati in Norvegia tramite la cosiddetta rotta artica, passando per Mosca, Murmansk e Nikel, e provenivano principalmente da Asia, Africa e Medio Oriente. La maggior parte sono cittadini di Afghanistan, Iraq e Siria.
Fonte: Tass