Effetto Parigi, blitz al Baobab di Roma
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Effetto Parigi, blitz al Baobab di Roma

A Roma la lotta al terrorismo si fa contro i disperati. Perquisizioni e identificazioni all'interno del centro di accoglienza per migranti. In 25 rischiano l'espulsione

Centro d'accoglienza migranti gestito da volontari, 'Baobab'
Centro d'accoglienza migranti gestito da volontari, 'Baobab'
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24 Novembre 2015 - 14.59


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Si fa sempre più preoccupante l’allerta terrorismo in Italia, dopo gli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre. Le forze dell’ordine hanno eseguito a Roma perquisizioni e identificazioni all’interno di un centro d’accoglienza migranti gestito da volontari, il ‘Baobab’ di via Cupa. Secondo quanto hanno reso noto gli stessi volontari della struttura, una sessantina tra carabinieri e agenti di Polizia, anche in tenuta antisommossa e con unità cinofile, sono arrivati al centro verso le 6:30 di questa mattina bloccando la strada con due mezzi blindati.

Sempre secondo le fonti, le forze dell’ordine hanno separato chi possiede documenti in regola da chi non ne ha o risulti irregolare, per portare questi ultimi all’ufficio immigrazione. “In tutto i migranti portati via stamane durante il blitz sono 25, tra cui due minori. Abbiamo appena avuto conferma da fonti della Questura, che, come immaginavamo, tra di loro non ci sono terroristi. Tuttavia e’ concreta la possibilità che molti vengano espulsi perche’ irregolari. Noi ovviamente stiamo cercando di garantire loro tutta l’assistenza possibile lavorando di concerto con Amnesty International, Cir e A Buon Diritto”. Lo ha detto Marzia Di Mento una volontaria del centro Baobab.

I volontari del centro Baobab hanno rinnovato la loro “preoccupazione in seguito a voci di un prossimo sgombero della struttura, quando ancora manca una reale alternativa per il ricollocamento dei migranti ospitati”.

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Su Repubblica il racconto dei volontari del Baobab: Un ragazzo di 17 anni della Guinea che non parla né francese né inglese, tremava, era spaurito ma un nostro volontario lo ha accompagnato insieme alla Digos all’ufficio immigrazione per dargli un po’ di supporto”. I volontari, preoccupati “in seguito a voci di un prossimo sgombero della struttura, quando ancora manca una reale alternativa per il ricollocamento dei migranti ospitati”, hanno convocato via Facebook un presidio in via Patini “per portare solidarietà ai migranti e chiedere una politica di accoglienza degna”. “Sono controlli che immaginiamo legati a esigenze di ordine pubblico e sull’onda emotiva degli attentati di Parigi – proseguono i volontari – ma noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere all’amministrazione comunale e al ministero dell’Interno una soluzione al problema dei migranti a Roma: dallo sgombero di ponte Mammolo a oggi, di fatto, non è stata proposta alcuna soluzione alternativa, l’unica altra struttura è quella gestita dalla Croce rossa in via del Frantoio per soli 55 posti letto. Abbiamo fato presente al dipartimento delle politiche sociali il rischio che il flusso continui anche in inverno, che addirittura con la chiusura delle frontiere sulla rotta balcanica possano determinarsi arrivi anche dall’Adriatico, ma in ogni caso è facile prevedere che con la prossima primavera e la prossima estate si ripeterà quanto già accaduto quest’anno. Ma fino ad oggi siamo rimasti senza risposte”.

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Alfano, controlli sui migranti testimoniano la nostra efficienza.
“I controlli di polizia fatti oggi al centro di accoglienza Baobab di Roma testimoniano che c’è efficienza nella prevenzione e nel controllo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a margine di una lectio magistralis all’università Luiss. Quanto ai transiti in Italia dei terroristi che hanno colpito a Parigi, il ministro ha ribadito che “il nostro sistema ha permesso di individuare il posto in cui sono passati e cio’ conferma l’efficienza della nostra azione”. “Ricordo – ha aggiunto – che in quel momento erano liberi cittadini e non ricercati”.

Rampelli (Fi): spero sia il primo di tanti blitz. “Mi auguro che il blitz delle Forze dell’Ordine al Baobab sia il primo di una lunga serie. Ventitre’ persone senza documenti su 60 sono quasi il 50%. Il che dimostra quello che abbiamo sempre detto: un esercito di fantasmi senza identità e senza controlli precedentemente effettuati ha inondato l’Italia”. È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli commentando il blitz al centro Baobab.

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“Reputo indispensabile che il ministro Alfano attivi in tempo reale le forze dell’ordine per estendere tali verifiche in tutti i centri di accoglienza e in tutti quegli edifici occupati da cittadini stranieri dove gli italiani, compresi gli uomini in divisa, non possono nemmeno mettere piede. Ora basta con ipocrisie e superficialita’”, ha aggiunto. “Abbiamo il diritto di conoscere per ogni straniero presente in Italia le generalità e la fedina penale, rimpatriando coloro che non sono profughi o hanno ricevuto diniego all’istanza di protezione per assenza di requisiti. Le più recenti notizie diffuse ci fanno presente che per fortuna il reato di immigrazione clandestina non risulta abrogato e quindi può essere immediatamente applicata la sanzione di riaccompagnamento alla frontiera a chi non fosse identificato o identificabile. Se non sappiamo chi è la metà delle persone che accogliamo c’è un problema di sicurezza grave. E infatti, contrariamente a quanto più volte dichiarato dal governo, alcuni terroristi sono piu’ volte transitati dall’Italia. La lista delle zone franche nelle quali bivaccano clandestini privi di qualsiasi titolo è troppo lunga e in una fase come quella attuale non ci può essere alcuna ‘tolleranza’”, ha concluso.


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