Ragazzo morto a Milano: i presidi vogliono abolire le gite
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Ragazzo morto a Milano: i presidi vogliono abolire le gite

I docenti hanno ragione perché le responsabilità che si assumono non possono avere copertura completa

Ragazzo morto a Milano: i presidi vogliono abolire le gite
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17 Ottobre 2015 - 12.26


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“Oggi, il viaggio d’istruzione non svolge la funzione di un tempo: di socializzazione tra docente e studente. Non ho difficoltà ad ammetterlo: abolirei del tutto i viaggi d’istruzione classici”. A dirlo, all’indomani di una nuova tragedia in gita, è Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi.

“Questi viaggi hanno sempre meno senso – dice – Nella nostra epoca, la mobilità degli studenti è molto più elevata di un tempo. Con biglietti agevolati, voli low cost e prezzi abbordabili ormai partono quasi tutti. Non è come un tempo in cui per molti ragazzi il viaggio d’istruzione costituiva un’occasione per uscire dal proprio contesto familiare”.

Rembado ha difeso la scelta degli insegnanti che non vogliono accompagnare i ragazzi in gita: “I docenti hanno ragione perché le responsabilità che si assumono non possono avere copertura completa. Come mostrano gli ultimi incidenti, le modalità sono sempre le stesse. Rifiutare di accompagnare i ragazzi in viaggio mi sembra a questo punto un gesto di responsabilità. I professori non hanno modo di controllare per tutto il tempo i ragazzi: anche la vigilanza notturna è necessariamente limitata nel tempo. Gli insegnanti avranno il diritto di riposare. O no?”. Ricordiamo, inoltre, che gli insegnanti non percepiscono più la diaria durante i viaggi d’istruzione.

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