Albania, giudici corrotti
Top

Albania, giudici corrotti

La commissione parlamentare per la riforma della giustizia consegna un rapporto agghiacciante: le toghe pagano dai 100 ai 300 mila euro per ottenere nomine in posti redditizi<br><br>

Albania, giudici corrotti
Preroll

redazione Modifica articolo

11 Giugno 2015 - 10.13


ATF

Una commissione parlamentare speciale ha consegnato lunedì al Parlamento di Tirana un rapporto che condanna duramente il sistema della giustizia in Albania, e afferma che la corruzione è diffusa a tutti i livelli, perfino nelle le nomine dei giudici più importanti. Anzi, secondo il rapporto i giudici pagano dai 100mila ai 300 mila euro al Consiglio Superiore della Giustizia, l’organo che li nomina, per ottenere i posti più ambiti o essere spostati in posizioni migliori all’interno del sistema.

La relazione afferma che in Albania la corruzione viene considerata un modo “normale” di addomesticare la giustizia a tutti i livelli del sistema, dalla polizia ai pubblici ministeri alle sezioni giudicanti.Secondo la commissione, ufficiali di polizia spesso accettano tangenti per occultare le prove, mentre i pubblici ministeri le accettano per non dare inizio a procedimenti penali ed i giudici per provocare inutili ritardi nei processi.Gli esperti aggiungono poi che il più livello della corruzione resta non documentato, ma che le loro conclusioni sono basate sulla percezione del pubblico e le informazioni raccolte da persone con informazioni privilegiate.

“In ogni caso, le persone coinvolte in operazioni di corruzione evitano di parlare al telefono, i pagamenti vengono effettuati in contanti e la trattativa viene conclusa spesso al di fuori del paese, oppure le tangenti vengono ricevute da parenti dei giudici o pubblici ministeri “, è scritto nella relazione.
La Commissione parlamentare per la riforma della giustizia è stata creata il 27 novembre del 2014 ed è guidata dal presidente della Commissione parlamentare per il settore legislativo: il suo compito principale è quello di elaborare una legge sulla riforma del sistema.

Sulla base delle raccomandazioni dell’UE, la relazione propone la depoliticizzazione del Consiglio superiore della Giustizia e suggerisce che il presidente dovrebbe essere rimosso dal suo incarico di capo del consiglio, in quantp l’attuale sistema di elezione non garantisce che un presidente di nomina politica sia indipendente.Il rapporto propone anche la de-politicizzazione della Corte Suprema: i suoi giudici sono attualmente eletti dal Parlamento, sulla base di nomine politiche decise dai maggiori partiti.

Fonte: BIRN

Native

Articoli correlati