M5s: Napolitano è suddito degli stranieri
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M5s: Napolitano è suddito degli stranieri

I parlamentari del MoVimento lanciano una consultazione sul blog di Grillo per chiedere qual è l'atto più grave compiuto dal presidente della Repubblica.

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29 Gennaio 2014 - 12.37


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Lo sdegno suscitato ieri dalle parole di Sorial non ha placato gli animi dei parlamentari grillini. Che non paghi di quanto successo ieri, oggi hanno lanciato sul blog del fondatore Beppe Grillo, nello spazio riservato al Parlamento Cinque Stelle, un nuovo sondaggio, ancora contro il presidente della Repubblica, con tanto di hashtag #napolitanodimettiti. L’invito è a votare “l’atto più grave che ha compiuto il Presidente Napolitano, quello che non potete perdonare e per il quale vorreste che si dimettesse?”.

“Il Presidente Napolitano, detto anche “il sovrano” o “re Giorgio”, ormai da anni si comporta come se fosse il capo assoluto del Governo. In particolare, ha accettato il suo secondo mandato proprio a condizione di poter gestire col pugno di ferro i vertici delle istituzioni, Parlamento incluso” scrivono i parlamentari. “Eppure, il Presidente Napolitano non è esente da errori, anche gravissimi, che inficiano la credibilità e la fiducia dei cittadini nella stessa istituzione che rappresenta – continuano -. Errori che non possono essere consentiti al Presidente della Repubblica, in particolare quando rappresentano sudditanza a poteri stranieri, pesanti ingerenze sul Governo, occultamento di fonti giudiziarie”.

Per questo chiedono agli attivisti di esprimere un parere, tra queste possibilità: “Il fallimento del SUO Governo delle “larghe intese”, poi diventate “strette”, ed infine decimato dalle dimissioni di ministri inadeguati”; “La distruzione delle intercettazioni tra lui e Nicola Mancino nell’ambito della cosiddetta trattativa Stato-Mafia. Un atto gravissimo, un’offesa alla trasparenza, tanto più se coinvolge il garante supremo delle istituzioni”; “Il suo silenzio quando nel 1997, da Ministro degli Interni, le dichiarazioni di Carmine Schiavone sul disastro criminale e ambientale della Terra dei Fuochi vennero secretate, e lui non fece nulla pur sapendo tutto”; “La sua responsabilità in questa marcia forzata, condotta al ritmo dell’austerity, verso Gli Stati Uniti d’Europa, nel nome della religione delle banche e della spoliazione dei diritti politici di mezzo miliardo di cittadini europei”.

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