Uccise la fidanzata, arriva la condanna: solo 8 anni di carcere
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Uccise la fidanzata, arriva la condanna: solo 8 anni di carcere

I giudici hanno concesso le attenuanti generiche. In primo grado era stato condannato a 10 anni e 7 mesi. Il 58enne aveva ucciso la sua compagna a colpi di pistola nel 2008.

Uccise la fidanzata, arriva la condanna: solo 8 anni di carcere
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24 Settembre 2013 - 15.03


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Riduzione di pena in appello per Settimio Melaragni, l’immobiliarista 58enne di Capodimonte (Viterbo) processato per l’omicidio di Daniela Nicoleta Hatmanu, la sua fidanzata romena, uccisa a colpi di pistola nel gennaio 2008. La I Corte d’assise d’appello di Roma gli ha inflitto 8 anni di reclusione, concedendogli quelle attenuanti generiche escluse in primo grado dal gup di Viterbo Franca Marinelli, che lo aveva condannato a 10 anni e 7 mesi di carcere dopo il rito abbreviato.

Le dinamiche del caso fanno pensare all’atleta paralimpico Pistorius, che aveva sparato alla compagna nella notte di San Valentino. Era il 31 gennaio 2008 quando, nell’appartamento di Melaragni, fu trovato il corpo senza vita della romena 37enne. L’omicidio fu compiuto nel cuore della notte; nei confronti della donna furono esplosi tre colpi di pistola, due dei quali la trafissero alla coscia (quello mortale) e poco sotto la clavicola.

Il corpo fu trovato nudo, davanti la porta della camera da letto. Secondo quanto al tempo si apprese, Melaragni (che, subito dopo il fatto, chiamò lui stesso l’ambulanza e i carabinieri) fin da subito negò di aver ucciso volontariamente la donna, ma di averlo fatto dopo aver sentito suonare l’allarme di casa. Non si era accorto che la fidanzata si era alzata dal letto per andare in bagno.

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Si svegliò di soprassalto, e, pensando fossero entrati in casa dei ladri, afferrò la pistola che teneva nel comodino sparando in direzione del rumore. Aveva l’arma perché terrorizzato da un episodio di violenza subito nell’ottobre del 2007 (un furto con modalità particolarmente cruente).

Per Daniela Nicoleta Hatmanu non ci fu scampo; Melaragni fu arrestato e qualche giorno dopo posto agli arresti domiciliari. Oggi si è presentato libero al processo d’appello.

Proprio come Oscar Pistorius, incriminato poi per omicidio premeditato, la versione di Melagrini non è stata ascoltata dai giudici e adesso in secondo grado è stato condannato a 8 anni di carcere. Insomma, meno di 10 anni per il reato di omicidio. Un caso che, comunque lo si guardi, ha tutte le sembianze di un altro terribile episodio di violenza domestica. Ma la condanna è di soli 8 anni.

Insomma, c’è chi (senza fare nomi) per molto meno (favoreggiamento della prostituzione adulta e minorile e concussione per costrizione) è stato condannato a 7 anni di carcere. Sembra quasi che i giudici non abbiano la contezza dei diversi reati: un omicidio è davvero un reato così poco grave?

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