Ingroia resta ad Aosta, il Tar respinge il ricorso
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Ingroia resta ad Aosta, il Tar respinge il ricorso

L'ex procuratore aggiunto di Palermo aveva avanzato richiesta di sospensiva della decisione del Csm che lo ha destinato in Val d'Aosta dopo la tornata elettorale.

Ingroia resta ad Aosta, il Tar respinge il ricorso
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23 Maggio 2013 - 21.41


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Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso promosso da Antonio Ingroia per sospendere la decisione del Csm che stabiliva la sua assegnazione alla procura di Aosta dopo il periodo di aspettativa elettorale.

“Ai fini dell’accoglimento della domanda cautelare – si legge nell’ordinanza depositata dalla Prima Sezione Quater del Tar del Lazio – è necessaria la sussistenza di un pregiudizio concreto ed attuale, il quale, con riferimento al caso in esame, non appare connotato da gravità ed irreparabilità, ove riferito al trasferimento del magistrato in una sede che sarebbe stata, in ogni caso, diversa rispetto a quella di provenienza”.

I motivi di ricorso presentati da Ingroia che chiede l’annullamento della delibera con cui il Csm, l’11 aprile scorso, aveva disposto il suo trasferimento ad Aosta, e del decreto ministeriale del 16 aprile inerente sempre il passaggio del magistrato alla Procura del capoluogo valdostano, “non appaiono – sottolinea il Tar – allo stato, tali da far ritenere sussistenti con certezza i profili asserenti al “fumus boni iuris” i quali potranno essere più compiutamente esaminati nella successiva fase di merito”.

I giudici amministrativi, dunque, dovranno fissare adesso una nuova udienza in cui discutere nel merito la questione: Ingroia, ex procuratore aggiunto di Palermo, era stato collocato fuori ruolo nello scorso autunno per rivestire un incarico Onu in Guatemala, ma poi, era rientrato in Italia candidandosi alle elezioni politiche come leader di Rivoluzione Civile.

Non risultando eletto, è tornato in Magistratura: scaduta l’aspettativa elettorale, il Csm ha ritenuto che Aosta fosse l’unica destinazione possibile per Ingroia, dato che si era candidato in tutte le circoscrizioni elettorali d’Italia”. Contro la decisione di stasera del Tar, il magistrato può presentare ricorso al Consiglio di Stato.

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