Il killer di Brindisi ha le ore contate
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Il killer di Brindisi ha le ore contate

Gli inquirenti convinti di aver individuato l'assassino, sono ora alla caccia di riscontri. La Cancellieri conferma: "Nel video l'autore della strage. E' terrorismo".

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22 Maggio 2012 - 11.46


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Il giallo dell’autore dell’attentato alla scuola di Brindisi rimane fitto, ma alcuni punti fermi si hanno già. L’uomo ripreso nel video è il presunto autore dell’azione all’istituto Morvillo-Falcone. La giornata convulsa di ieri, con l’interrogatorio del fratello di un sospettato, terminata con un nulla di fatto non ha impedito oggi al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri di mettere alcuni punti fermi delle indagini. Innanzitutto: a prescindere da movente e modalità tecniche, l’attentato è definito terroristico. Secondo: l’uomo nel video è il presunto esecutore dell’esplosione.

Durante un’informativa alla Camera il ministro ha espresso a nome del governo “ferma condanna” per un atto “che lascia sgomenti perché per prima volta in Italia sono stati colpiti studenti mentre si recavano a scuola, luogo simbolo della convivenza civile. La risposta del Paese è stata forte, corale e unitaria”. La Cancellieri ha evidenziato poi “la ferma reazione degli studenti brindisini che hanno dato un esempio di altissimo valore civico e morale, ripresentandosi regolarmente alle lezioni senza cedere alla paura”.

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Tornando alle indagini, ancora oggi per il Viminale “nessuna pista può essere esclusa”. “Nell’immediatezza – sottolinea il ministro Cancellieri – alcune circostanze, come ad esempio il fatto che l’esplosione sia avvenuta nei paraggi di un edificio scolastico che porta il nome di Francesca Morvillo, magistrato e moglie del giudice Giovanni Falcone, entrambi vittime della strage di Capaci consumatasi proprio vent’anni fa, hanno richiamato alla memoria eventi di passate stagioni che scossero profondamente il Paese”.

C’è infine l’analisi sull’ordigno e sul contenitore dell’immondizia utilizzato per l’esplosione. “Dai primi rilievi svolti – spiega il ministro – risulta che l’ordigno, utilizzato nell’attentato, era stato confezionato con bombole di gas, attivate da un sistema d’accensione elettronico ed occultato all’interno di un cassonetto in plastica che, secondo alcune testimonianze, sembra essere stato collocato sul luogo dell’ esplosione fin dalle prime ore della stessa mattina del 19 maggio”. Il cassonetto, ha osservato, “è risultato, peraltro, di tipo diverso da quelli utilizzati dalla ditta che gestisce il servizio della raccolta rifiuti nel comune di Brindisi. Personale tecnico specialistico della Polizia di Stato e dei carabinieri del Ris procedeva al sequestro dei reperti balistici per le successive conseguenti analisi di laboratorio, finalizzate all’individuazione della tipologia di ordigno”.

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