Tangenti, spuntano i nomi di Matteoli e Brancher
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Tangenti, spuntano i nomi di Matteoli e Brancher

P4, mazzette e appalti. L'imprenditore Di Lernia afferma che tutti pagavano. Due milioni di euro per l'aeroporto di Palermo e Venezia.

Tangenti, spuntano i nomi di Matteoli e Brancher
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29 Luglio 2011 - 16.06


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In principio era una casa, un ministro e il suo braccio destro, ora è diventato un aeroporto, due ministri e una schiera di politici compiacenti. L’indagine della Procura di Roma sul giuro di commesse legate a Enav e Selex, aziende del gruppo Finmeccanica, allarga le maglie e nella rete finiscono nomi eccellenti della politica. Almeno 5, stando alle rivelazioni di Tommaso Di Lernia, il costruttore arrestato dal pm Paolo Ielo per illecito finanziamento e ora agli arresti domiciliari. Tra i nomi usciti fuori nei 6 interrogatori a cui è stato sottoposto – tutti secretati – cui il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli e il deputato pdl Aldo Brancher, nominato ministro al Federalismo lo scorso anno e costretto dopo 17 giorni alle dimissioni per la condanna nello scandalo Antonveneta. A loro sarebbero stati pagati un milione di euro in due anni per ottenere appalti all’aeroporto di Palermo e Venezia. Nel mirino dei magistrati anche un politico, probabilmente in quota Udc, intermediario del presidente dell’Enav Guido Pugliese e il consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola. Sospetti che, se confermati, promettono nuove clamorose iniziative giudiziarie da parte della Procura di Roma.


Matteoli e Bracher

Di Lernia ha svelato particolari importanti sulla triangolazione di conti estero su estero. Soldi fatti arrivare da Cipro su un conto di San Marino e qui prelevati in contanti. “In totale ho versato circa un milione in due anni” ha dichiarato, facendo poi i nomi di latero Matteoli %il politico di riferimento del sistema per Venezia” e di Aldo Brancher, il quale “i versamenti fatturati alla sua fondazione L’Officine della Libertà”.


La lista degli imprenditori

Ma non finisce qua. E’ lungo l’elenco dei manager ai quali Di Lernia racconta di aver versato soldi e regali. Come il presidente dell’Enav Luigi Martini “manager di riferimento della destra” o l’amministratore delegato Guido Pugliesi, il cui tramite sarebbe un esponente dell’Udc. “Io gli ho regalato tre Rolex, uno del valore di 22mila euro. In totale ho comprato dieci Rolex e li ho distribuiti. In questo sistema è inserita anche l’amministratore di Selex Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini”.

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