Anzaldi: "Storace ammette che 4 direttori Rai su 7 fanno riferimento alla destra"
Top

Anzaldi: "Storace ammette che 4 direttori Rai su 7 fanno riferimento alla destra"

Il componente della Vigilanza Rai, Anzaldi replica a Storace che si era lamentato del poco spazio dato alla Destra.

Anzaldi: "Storace ammette che 4 direttori Rai su 7 fanno riferimento alla destra"
Anzaldi
Preroll

globalist Modifica articolo

8 Settembre 2022 - 14.44


ATF

Onorevole Anzaldi, su “Libero” Francesco Storace scrive che la vittoria della destra porterà in Rai un “cambiamento vero” perché gran parte dei dirigenti farebbero riferimento al Pd. Che ne pensa?
“Francesco Storace ha una grande esperienza di Rai, anche per i suoi incarichi in passato in commissione di Vigilanza, ma sostenere che oggi la destra non abbia spazio nel servizio pubblico mi pare poco condivisibile. Stando proprio ai nomi fatti da Storace, oggi farebbero riferimento alla destra addirittura 4 direttori di testata su 7: Sangiuliano al Tg2, Petrecca a Rainews, Casarin alla Tgr, Preziosi a Rai Parlamento. A questi si aggiunge Monica Maggioni direttore del Tg1 che, sempre stando a quanto scrive Storace, Berlusconi vorrebbe addirittura alla presidenza della Rai, dove già è stata nominata in passato come presidente di garanzia in accordo con il centrodestra. Fuori da questa lista fatta da Storace rimarrebbero, quindi, solo Tg3 e Gr. Come si può sostenere che la destra sia fuori dall’informazione? A questi si aggiungono anche i vicedirettori indicati ancora da Storace come Mellone, Corsini, Rao”.

Leggi anche:  Non solo Scurati: censurato dalla Rai anche il monologo di Nadia Terranova sulle manganellate di Pisa

Quindi non è vero che la destra sia fuori dalla Rai?
“Voglio ricordare che la Lega ha mantenuto per tre anni la presidenza con Foa scelto da Salvini anche quando, dopo la caduta del governo gialloverde, non è più stata al potere. D’altronde basta vedere i dati dell’Osservatorio di Pavia di queste prime settimane di campagna elettorale: ai partiti di destra i tg danno quasi il 50% dello spazio, il doppio, il triplo o persino il quadruplo delle altre coalizioni in campo. Uno squilibrio senza precedenti, che finora l’Agcom non ha in alcun modo sanzionato e sanato”.

Alla luce di queste valutazioni, ritiene quindi fondata la richiesta di Storace di riequilibrare politicamente la dirigenza in Rai in caso di vittoria della destra?
“La Rai avrebbe bisogno di una totale rifondazione, che purtroppo in questi anni nessuno ha fatto pur avendola promessa. Pensiamo al Movimento 5 stelle, che voleva aprire il servizio pubblico come una scatoletta di tonno ed è finito a lottizzare addirittura peggio di come avveniva prima. Dopo le elezioni il vero banco di prova, per chi vincerà, che sia la Meloni o meno ma mi auguro di no, sarà dare finalmente seguito alla realizzazione della Newsroom unica, sul modello che viene applicato in tutte le tv europee mentre solo in Rai abbiamo ancora 7 direzioni, 7 direttori, una pletora di vicedirettori e via dicendo. Il progetto di Newsroom è stato approvato dalla Vigilanza all’unanimità, dal Cda, farebbe risparmiare a regime 70 milioni di euro, ma viene colpevolmente tenuto bloccato. Chi vuole davvero cambiare e riformare in meglio la Rai può partire solo da lì”.

Native

Articoli correlati