Rai, Anzaldi presenta un esposto all'Agcom: "Squilibrio in favore dei partiti di destra"
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Rai, Anzaldi presenta un esposto all'Agcom: "Squilibrio in favore dei partiti di destra"

È quanto scrive il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in una lettera-esposto inviata via pec al presidente dell'Agcom, Giacomo Lasorella

Rai, Anzaldi presenta un esposto all'Agcom: "Squilibrio in favore dei partiti di destra"
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15 Agosto 2022 - 19.10


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Par condicio questa sconosciuta. «Squilibri in favore dei partiti di destra, Rai organizzi confronti tra 4 leader» «Il Paese si trova di fronte ad una campagna elettorale atipica e senza paragoni: lo scioglimento delle Camere in piena estate e il voto a fine settembre non hanno precedenti nella storia politica italiana. Per questo l’informazione dovrà svolgere un ruolo ancora più decisivo per far conoscere ai cittadini le proposte in campo, le liste che si presentano, le differenti opzioni elettorali. Questi primi giorni di campagna, però, stanno facendo emergere gravissimi squilibri nel rispetto della Par Condicio. Il richiamo fatto con la Delibera n. 300/22/CONS dell’11 agosto non sembra aver sortito alcun effetto, anzi la situazione è addirittura peggiorata, a danno del Terzo Polo promosso da Italia Viva e Azione».

È quanto scrive il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in una lettera-esposto inviata via pec al presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, e ai commissari Laura Aria, Massimiliano Capitanio, Antonello Giacomelli, Elisa Giomi, e pubblicata sulla sua pagina Facebook.

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“Il deposito ufficiale dei simboli al Viminale – prosegue Anzaldi nella lettera – ha fatto emergere con chiarezza l’esistenza di 4 poli principali: la destra di Meloni e Salvini, la sinistra di Letta e Di Maio, il Terzo Polo di Calenda e Renzi, il Movimento 5 stelle di Conte. Il rispetto della Par Condicio significa dare pari spazio a queste 4 coalizioni, in una suddivisione dei tempi di parola che sia intorno al 25% ciascuno. Nei telegiornali Rai, invece, assistiamo a squilibri pesanti, in particolare in favore della destra: ai partiti Fdi, Lega, Fi spesso vengono riservati spazi in voce multipli e separati in ogni edizione di tg, sebbene facciano parte della stessa coalizione. Basti vedere cosa è accaduto il 14 agosto: ai singoli partiti di destra viene riservato un sonoro ciascuno (1 a Fdi, 1 a Lega, 1 a Fi), alla coalizione di sinistra vengono riservati 2 sonori (1 al Pd e 1 al partito di Di Maio), al Movimento 5 stelle viene riservato 1 sonoro mentre al Terzo Polo neanche un secondo in voce”.

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“Come si può parlare di campagna elettorale corretta e secondo la legge se una delle 4 coalizioni in campo viene lasciata senza voce? . aggiunge Anzaldi – Perché il centrodestra, che è un’unica coalizione, può contare su spazi doppi o addirittura tripli rispetto alle altre coalizioni, con sonori a ciascun partito in tutte le edizioni di alcuni tg? È accettabile che la destra parli con 3 voci e al terzo Polo non sia dato nessuno spazio di parola? Perché le emittenti, in ottemperanza a quanto prevedono i regolamenti sul pluralismo tv, non mettono subito in campo faccia a faccia e confronti tra i leader delle 4 coalizioni, secondo i principi del contraddittorio? Chiedo all’Authority di dare un indirizzo chiaro alle emittenti, perché a soli 40 giorni dal voto non si può perdere altro tempo prima di vedere il rispetto delle pari condizioni previste dalla legge nell’accesso ai mezzi di comunicazione».

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