Il medico smentisce la destra: "Non esistono effetti benefici del vino sulla salute, anzi..."
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Il medico smentisce la destra: "Non esistono effetti benefici del vino sulla salute, anzi..."

Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità (Iss) non demonizza il vino ma da qui a dire che fa bene alla salute ce ne cosse

Il medico smentisce la destra: "Non esistono effetti benefici del vino sulla salute, anzi..."
Il professore Emanuele Scafato dell'Istituto superiore di sanità
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4 Aprile 2023 - 09.41


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Le fesserie anti-scientifiche della destra che pur di compiacere la lobby del vino (dalla quale aspirano a prendere voti) è arrivata a dire che il vino fa bene. Siamo rimasti ai falsi scientifici secondo i quali un bicchiere di viino aiuta il cuore o ‘fa sangue’. Nemmeno gli stregoni…

«Ci sono 800mila italiani che hanno un consumo dannoso di alcol e 8 mln che sono a rischio. E’ ovvio che la salute pubblica deve intercettarli e intervenire anche per informarli sui livelli di alcol che non vanno superati. Dei circa 800 mila italiani che hanno un consumo dannoso, solo 65mila sono seguiti dal Ssn. Mentre ogni anno ci sono 35mila ricoveri nei pronto soccorso per intossicazione alcolica, il 10% è minorenne. E’ una fetta di popolazione che va intercettata e aiutata. Nel caso del vino: si beve perché piace e non perché è salutare, non esistono effetti benefici sul cuore. Ma concordo che il vino è eleganza, stile, storia e non ha bisogno di essere promosso per gli effetti sulla salute ma per quello che è, ovvero cultura».

Così Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e vicepresidente della Federazione delle Società scientifiche europee sulle dipendenze (Eufas), intervenendo sulla questione vino, alcol ed effetti sulla salute, nel giorno della visita del premier Giorgia Meloni alla 55esima edizione di Vinitaly.

«L’Oms già nel 2017 sottolineava che i costi sociali dell’alcol valgono per l’Italia 22 miliardi. Si deve arrivare a consumi che non siano un problema per la nazione e tenere anche conto degli interessi economici», ricorda Scafato che evidenzia come «i rischi legati al vino sono gli stessi di altre bevande alcoliche» e che «quello che si narra della protezione dal rischio cardiovascolare, che può derivare da piccole quantità di alcol, è zero».

Secondo il direttore dell’Osservatorio nazionale alcol, «su questo tema c’è un parere unanime dei cardiologi» e «le linee guida del Crea evidenziano come l’effetto biologico del vino è talmente basso che se ne dovrebbero consumare 100 bicchieri al giorno per ottenere un effetto antiossidante». Infine, «c’è una risoluzione del Parlamento europeo che per la lotta al cancro rimarca come l’acol sia cancerogeno e si devono ridurre i consumi del 10%», conclude Scafato.

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