Perché la Svezia ha detto basta ai vaccini anti-Covid agli adolescenti
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Perché la Svezia ha detto basta ai vaccini anti-Covid agli adolescenti

Il quotidiano fa notare che a differenza della maggior parte degli altri paesi in Europa, “la Svezia ha rifiutato di mettere in atto restrizioni sanitarie come il lockdown”

Perché la Svezia ha detto basta ai vaccini anti-Covid agli adolescenti
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7 Ottobre 2022 - 15.05


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La Svezia ha detto basta ai vasccini anti-Covid per gli adolescenti. Scrive il quotidiano France Soir che l’autorità sanitaria svedese ha annunciato lo scorso venerdì 30 settembre che non raccomanderà più la vaccinazione contro il Covid-19 per gli adolescenti dai 12 ai 17 anni che “si trovino in stato di buona salute”, a causa di un rilevato “rischio molto basso” di sviluppare una forma grave di malattia a questa età. Il provvedimento entrerà in vigore dalla fine di questo mese di ottobre, lunedì 31.

“La decisione implica che dal 1° novembre la raccomandazione – e quindi la proposta di vaccinazione – si applicherà solo ai minori nei gruppi a rischio Covid-19”, indica l’Agenzia di sanità pubblica dopo che all’inizio di settembre il Regno Unito ha revocato la stessa raccomandazione ma per i bambini sotto gli 11 anni in stato di buona salute. L’Agenzia svedese sottolinea che “nel complesso, troviamo che il bisogno di cure legate al Covid-19 è stato basso tra i bambini e i giovani durante la pandemia, e che è anche diminuito dalla comparsa della variante Omicron”, mentre per gli over 18, la raccomandazione resta quella di tre dosi. Nel paese nordico, la quarta dose è raccomandata sopra i 65 anni d’età.

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Il quotidiano fa notare che a differenza della maggior parte degli altri paesi in Europa, “la Svezia ha rifiutato di mettere in atto restrizioni sanitarie come il lockdown” in quanto dati scientifici certi e diversi studi “hanno dimostrato che la nazione scandinava avrebbe subito meno danni dal virus e dalle restrizioni rispetto ai Paesi che hanno implementato tali misure”.

Il 13 settembre sono state tuttavia dapprima le autorità sanitarie danesi a non raccomandare più la vaccinazione anti-Covid per le persone di età inferiore ai 50 anni. Una decisione, quest’ultima, che si applica anche i richiami sui vaccini.

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