Il direttore dell'agenzia del farmaco smentisce la destra: "Sbaglia chi dice che ai giovani non servono i vaccini"
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Il direttore dell'agenzia del farmaco smentisce la destra: "Sbaglia chi dice che ai giovani non servono i vaccini"

Nicola Magrini: "Il bello dell'essere vaccinati è che offre opportunità di libertà, ora certificate dal Green Pass"

Nicola Magrini, direttore dell'Agenzia del Farmaco
Nicola Magrini, direttore dell'Agenzia del Farmaco
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25 Luglio 2021 - 11.14


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C’è chi conduce la proprio attività politica propagandando contro il green pass e c’è chi, in modo molto verosimile, racconta l’importanza di determinate misure preventive come i vaccini.
“Un anno circa dopo il mio ricovero allo Spallanzani per Covid-19 ho fatto una dose e ora sono molto più tranquillo”.
Lo ha raccontato a Repubblica, Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia del Farmaco. Di fronte all’aumento dei contagi, sia pur con una variante nuova come la Delta, “i vaccini faranno un buon lavoro, ci proteggeranno ampiamente. Credo che – ha detto – come programmato arriveremo alla copertura vaccinale del 70% a settembre. I dati degli ultimi giorni indicano un forte aumento delle prenotazioni e un recente studio americano ha mostrato una riduzione degli scettici e dubbiosi negli ultimi sei mesi. Rimango convinto che l’offerta del vaccino vada fatta con garbo e intelligenza, con una comunicazione porta a porta, anche se c’è chi provoca, dicendo che la malattia non esiste o è frutto di una cospirazione”.
“Il bello dell’essere vaccinati è che offre opportunità di libertà, ora certificate dal Green Pass, già a disposizione di un gran numero di italiani. Potremo tornare al cinema o a teatro, e a fare quel che più ci piace” prosegue Magrini, che aggiunge: “In Gran Bretagna potrebbero arrivare a 100 mila casi al giorno all’inizio di agosto, ma nonostante la variante Delta, non mi pare che le loro terapie intensive si stiano riempiendo, grazie alla elevata copertura vaccinale. Credo che le buone notizie arrivate dagli altri paesi siano state il più grande incentivo a vaccinarci. Dobbiamo avere il coraggio di dire che l’epidemia è più sotto controllo, anche se non ne siamo ancora fuori. Tutti i vaccini a ciclo completo riducono quasi a zero i casi gravi, anche rispetto alle varianti. Il nostro problema, dal punto di vista sanitario, non sarà tanto la corsa del virus tra i giovani, ma la quota di persone di età avanzata che non riusciamo a raggiungere”.
Il vaccino Moderna per gli adolescenti è appena stato approvato da Ema, ma sulla necessità di immunizzare i ragazzi c’è dibattito.
Germania e Gran Bretagna non lo consigliano.
“C’è un dibattito intelligente, che cerca di soppesare i vantaggi e i rischi rispetto a chi vaccinare per primo, o propone una discussione di equità rispetto al mondo intero – spiega il direttore di Aifa – perché sarebbe etico vaccinare prima il personale sanitario e i soggetti a rischio in tutti i paesi del mondo. Poi c’è chi dice che la vaccinazione ai giovani è un massacro, e andrebbe riportato ad affermazioni più etiche e basate sulle evidenze scientifiche. Non è vero che ai giovani viene chiesto di immunizzarsi solo per proteggere gli anziani. Sono stati rari, ma i casi di malattia grave e i decessi sono avvenuti anche fra i ventenni e gli adolescenti. Quindi è giusto offrire loro l’opportunità di proteggersi attraverso il vaccino, perché è meglio e più sicuro ricevere l’iniezione che contrarre il Covid-19”. 
“C’è un florilegio di ignoranza attorno a questi argomenti molto polemico e provocatorio. C’è anche chi sostiene che ammalandosi si sia più protetti dal rischio di reinfettarsi in futuro – ha incalzato Magrini – ma semplicemente non è vero, come non era vero per il morbillo, data la sua gravità, o per la varicella, per cui sappiamo che è vantaggioso vaccinarsi. Bisogna affermare in modo netto che la malattia da Covid-19 ha un decorso imprevedibile e il vaccino è sicuramente il modo più semplice e sicuro per ottenere l’immunità.
Tutti assieme, anche i media per il loro ruolo centrale nell’informazione, dobbiamo contribuire a formare una società di cittadini consapevoli e responsabili”.
Ma avremo vaccini a sufficienza? “Sì per i prossimi mesi, e ne abbiamo altri in arrivo per fine anno – ha assicurato Magrini – Per quello di Sanofi si è appena aperta la procedura di valutazione dell’Ema. Poi avremo CureVac più avanti. AstraZeneca non dovrebbe essere rinnovato per il 2022 e alcune dosi sono già state donate ad altri paesi attraverso l’Oms, mentre il riacquisto di Johnson&Johnson è ancora in corso di valutazione in Europa”.
Riguardo a CureVac, scartato perché poco efficace, “stanno lavorando per migliorarlo – ha detto – per avere un vaccino di seconda generazione più potente ed efficace. Gli anticorpi restano alti per almeno tre mesi, poi scendono gradualmente, restano misurabili per 9-12 mesi poi lasciano posto alla memoria immunitaria, sotto forma di cellule T, che durano più a lungo. L’efficacia dura fino e oltre un anno. La protezione dei vaccinati in Italia è stata chiaramente dimostrata per tutti i vaccini da uno studio dell’Istituto superiore di sanità. Più che un richiamo o una terza dose, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022 avremo vaccini di seconda generazione, adattati alle varianti”.

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