Rapimento di bambini e omelie contro i gay. Bufera nella Chiesa spagnola
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Rapimento di bambini e omelie contro i gay. Bufera nella Chiesa spagnola

Una suora imputata e un vescovo contro gli omosessuali. Ombre di disonore per la Chiesa iberica, che ora è costretta a difendersi.

Rapimento di bambini e omelie contro i gay. Bufera nella Chiesa spagnola
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27 Aprile 2012 - 16.28


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Scivoloni sui gay del vescovo di Alcalà e una suora accusata di rapimento di bambini. Bei grattacapi per la Chiesa spagnola, chiamata a difendersi in queste ore dalle polemiche, piombategli addosso come una bufera. Tocca a monsignor Juan Antonio Martínez Camino – portavoce e segretario generale della Conferenza Episcopale Spagnola – accusare il colpo.

La chiesa, ha assicurato Camino, “sta collaborando con la giustizia” per le vicende legate ai rapimenti dei bambini. Ma difende allo stesso tempo il lavoro delle Figlie di Carità, la congregazione di cui fa parte María Gómez Valbuena, la suora che per prima è stata accusata dei rapimenti. Ci sono però oltre 1500 denunce di madri, che credono che i loro figli siano stati portati via dopo il parto.

“La Chiesa non oppone alcuna resistenza affinché venga fatta chiarezza, anzi collabora attivamente con la giustizia”, ha continuato Camino. Che ha poi aggiunto: “E’ poco nobile voler estendere l’ombra dei sospetti, su tutta la congregazione delle Figlie di Carità”.

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Riguardo alla polemica sui gay, scoppiata in seguito alle dichiarazioni del vescovo di Alcalá de Henares (Madrid), Juan Antonio Reig Pla, durante la sua omelia del Venerdì Santo, il portavoce della Cee (Conferencia Episcopal Española), ha manifestato invece la sua preoccupazione. “Questa è una campagna fittizia, montata ad arte da determinati interessi politici.”

“Le relazioni omosessuali sono oggettivamente disonorevoli; questa è la dottrina cattolica, rappresentata nel catechismo”. Ha aggiunto Camino. “La Chiesa esercita il suo diritto e la libertà di espressione; deve proclamare la propria dottrina, senza condizionamenti rispetto ad alcuna polemica ingiusta”, ha sottolineato.

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