La Bulgaria pronta ad adottare l'euro: turbolenze politiche e propaganda anti-Ue da Mosca
Top

La Bulgaria pronta ad adottare l'euro: turbolenze politiche e propaganda anti-Ue da Mosca

La Bulgaria si prepara ad adottare l’euro a gennaio, in un clima di turbolenze politiche interne e preoccupazioni legate a disinformazione filorussa che alimenta sfiducia nella nuova moneta.

La Bulgaria pronta ad adottare l'euro: turbolenze politiche e propaganda anti-Ue da Mosca
Manifestazione europeista in Bulgaria
Preroll

globalist Modifica articolo

28 Dicembre 2025 - 12.18


ATF

La Bulgaria si prepara ad adottare l’euro a gennaio, in un clima di turbolenze politiche interne e preoccupazioni legate a disinformazione filorussa che alimenta sfiducia nella nuova moneta.

Il paese balcanico, con 6,5 milioni di abitanti, diventerà il 21° Stato dell’eurozona il 1° gennaio, mentre Bruxelles e Sofia confidano che l’adozione dell’euro possa stimolare l’economia della nazione più povera dell’UE e rafforzarne l’orientamento filo-occidentale.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha sottolineato che “grazie all’euro” la Bulgaria beneficerà di “più commercio, più investimenti e posti di lavoro di qualità con redditi reali migliori”. Il commissario all’economia Valdis Dombrovskis ha affermato che la transizione è cruciale in un contesto segnato dalla guerra in Ucraina, crescenti tensioni geopolitiche e incertezza economica globale, “sottolineando l’importanza dell’unità europea”.

Nonostante i benefici annunciati, i bulgari sono divisi. Un sondaggio del ministero delle finanze ha mostrato che il 51% è favorevole, mentre il 45% è contrario all’ingresso nell’euro. A giugno, durante l’approvazione parlamentare dell’adozione dell’euro, i deputati del partito di estrema destra filo-russo Rinascita hanno bloccato il podio, dando vita a scontri.

Secondo Petar Ganev, ricercatore dell’Institute of Market Economics di Sofia, la divisione sull’euro riflette tensioni politiche più ampie: “Il paese è diviso su quasi tutto”, ha spiegato, sottolineando come quattro anni di crisi politica, sette elezioni parlamentari e corruzione diffusa abbiano eroso la fiducia nel governo e contribuito a un clima polarizzato. La recente caduta del governo guidato dall’ex premier Rosen Zhelyazkov, dopo massicce proteste anticorruzione, ha ulteriormente accentuato l’instabilità.

Molti cittadini temono un aumento dei prezzi durante la transizione, soprattutto con uno stipendio medio mensile di circa 1.100 sterline. Le comunità rurali e gli anziani sono considerate le più vulnerabili, nonostante Bruxelles abbia assicurato che non ci sono evidenze di un aumento dell’inflazione.

Pensionati come Nencho e Maya Neshev, di Vidin, temono l’impatto sull’economia familiare: “L’incertezza è evidente. Come pensionati, ci preoccupiamo di eventuali rincari e di come gestire i risparmi nel passaggio all’euro”, ha dichiarato Maya. Anche giovani come l’ingegnera Elena Vasileva, di Hisarya, temono di perdere un pezzo di identità nazionale, considerando il lev, introdotto nel 1881, un simbolo storico del paese.

Critici politici vicini a Mosca, come Victor Papazov e il leader del partito Rinascita Kostadin Kostadinov, sostengono che l’adozione dell’euro porterà a una crisi simile a quella greca e hanno diffuso timori infondati sulla perdita dei risparmi dei cittadini. Indagini giornalistiche hanno rilevato l’esistenza di campagne di disinformazione legate alla Russia, volte a minare il sostegno all’euro.

Nonostante le preoccupazioni, molti cittadini restano ottimisti. Maria Valentinova, farmacista di Sofia, ha dichiarato: “L’euro sarà positivo per l’economia del paese nel lungo periodo” e si dice felice che suo figlio crescerà in un paese appartenente all’eurozona. Fino al 31 gennaio sarà possibile pagare sia in lev che in euro, mentre dopo saranno accettati solo pagamenti in euro. Valentinova ha definito questo periodo di transizione “un po’ stressante”, ma spera in un buon esito finale.

Secondo Ganev, la transizione dovrebbe avvenire senza problemi e, dopo qualche settimana, i bulgari si abitueranno alla nuova moneta: “Il futuro della Bulgaria nella zona euro dipenderà interamente da noi”.

Native

Articoli correlati