Nova Kakhovka: un drone aveva filmato un'autobomba sulla diga prima dell'esplosione
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Nova Kakhovka: un drone aveva filmato un'autobomba sulla diga prima dell'esplosione

Il 28 maggio durante una ricognizione è stata fotografata un'autobomba sulla diga contrpòòata dai russi. L'esplosione c'è stata il 6 giugno. Ecco le ipotesi

Nova Kakhovka: un drone aveva filmato un'autobomba sulla diga prima dell'esplosione
L'autobomba fotografata sulla diga di Nova Kakhovka una settimana prima dell'esplosione
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19 Giugno 2023 - 09.55


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Nei giorni che hanno preceduto la singola esplosione della diga di Nova Kkhovka i video dei droni militari ucraini hanno mostrato dozzine di soldati russi accampati su una sponda del Dnepr, apparentemente rilassati mentre camminavano avanti e indietro verso la diga.

Immagini che suggerivano la loro fiducia nel controllo dell’area. e soprattutto la diga, strategicamente cruciale.

Le foto, tratte da filmati di droni ucraini, ottenute dall’Associated Press e datate 28 maggio, mostravano perlò anche un’auto parcheggiata sulla diga con il tetto ben aperto che faceva intravedere all’interno enormi barili. Secondo gli esperti si trattava di una mina attaccata al coperchio e un cavo che correva verso la sponda russa del fiume. Non è chiaro per quanto tempo sia rimasta l’auto.

Secondo le forze speciali ucraine l’auto sembrava essere truccata e la sua presenza aveva un duplice scopo: fermare qualsiasi avanzata ucraina sulla diga e amplificare l’esplosione pianificata originata nella sala macchine e distruggere la cima della diga. La sola autobomba, infattim non sarebbe bastata a far crollare la diga.

L’esplosione rilevata alle 2:54 ora locale [del 6 giugno] è stata registrata sui monitor sismici norvegesi quasi a magnitudo 2. In confronto, la catastrofica esplosione nel porto di Beirut che ha ucciso decine di persone e causato una distruzione diffusa è stata registrata a 3,3 sulla sismica scala e ha coinvolto almeno 500 tonnellate di esplosivi.

“Ciò significa che si tratta di un’esplosione significativa”, ha affermato Anne Strømmen Lycke, Ceo dell’agenzia norvegese di monitoraggio dei terremoti Norsar.

Nel giro di pochi minuti, l’acqua del bacino idrico di Kakhovka ha iniziato a precipitare attraverso la diga in frantumi, sommergendo le isole di sabbia del fiume e inondando gran parte dell’Ucraina meridionale, compreso il territorio controllato dalla Russia.

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