Intorno a Mosca si spianano le foreste per far posto ai sistemi di difesa anti-aerea
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Intorno a Mosca si spianano le foreste per far posto ai sistemi di difesa anti-aerea

Le aree sono state sgomberate su indicazione del Ministero della Difesa della Federazione Russa, in due aree sono stati schierati i sistemi di difesa aerea. 

Intorno a Mosca si spianano le foreste per far posto ai sistemi di difesa anti-aerea
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13 Marzo 2023 - 19.17


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In tre distretti di Mosca, si spianano le foreste, si abbattono gli alberi per far posto a complessi sistemi di difesa aerea. 

Le aree sono state sgomberate su indicazione del Ministero della Difesa della Federazione Russa, in due aree sono stati schierati i sistemi di difesa aerea. 

A parlarne è The Insider. Secondo la pubblicazione, già alla fine del 2022 uno dei siti ha iniziato a essere attrezzato in quelli che erano i campi sperimentali dell’Accademia agricola di Timiryazev. In quel caso si trattava di terreni per lo più ad orto, per questo era stato facile spianare, asfaltare e realizzare le strutture militari. I costruttori hanno semplicemente livellato il terreno e versato asfalto su tutto.

Di seguito sono stati montati i sistemi missilistici antiaerei S-400 (SAM) e i sistemi radar 92N6E e 96L6E sono installati nel sito. Ha suscitato polemiche e proteste il secondo impianto. In questo caso il Ministero della Difesa, nonostante le proteste dei residenti locali e degli ambientalisti per la massiccia deforestazione, hanno sbancato il parco-riserva “Elk Island”.

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Le autorità locali hanno dovuto accettare il diktat  e ai residenti hanno detto che il lavoro si rendeva necessario per garantire la “sicurezza nazionale”.

Nel “Losiny Ostrov” ci sono sistemi di difesa aerea S-400, radar 92N6E, nonché un “occhio” puntato sui combattimenti, presumibilmente un sistema 50K6A, progettato per controllare il sistema di difesa aerea e interagire con altri sistemi di difesa aerea e coi posti di comando.   

Secondo The Insider, il danno maggiore all’ambiente è stato causato dal cantiere nel distretto di Pechatniki, di fronte al Museo-Riserva Kolomenskoye, dove sono stati abbattuti quasi 100 ettari di foresta su ordine del Ministero della Difesa. Cento ettari di bosco sacrificati per far spazio a impianti che occuperanno soltanto una superficie di cinque ettari. Il resto del territorio sarà occupato da “siti di produzione” per aziende come “Gormost”, “Moslift”, UEC, “Mosvodotok”, “Avtodor Southeast Asia”, “Moskollektor” e altri.

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