Il figlio dell'oligarca Protosenya: "Non è stato mio padre ad uccidere mia madre e mia sorella"
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Il figlio dell'oligarca Protosenya: "Non è stato mio padre ad uccidere mia madre e mia sorella"

L'oligarca russo Sergey Protosenya era stato trovato impiccato nella sua villa in Spagna accanto ai corpi della moglie e della figlia, massacrate a colpi d'ascia. Gli inquirenti indagano sull'ipotesi di omicidio-sucidio

Il figlio dell'oligarca Protosenya: "Non è stato mio padre ad uccidere mia madre e mia sorella"
Sergey Protosenya con moglie e figlia
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27 Aprile 2022 - 12.38


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L’oligarca russo Sergey Protosenya, ex presidente di Novotek, azienda russa del gas, è stato trovato impiccato giorni fa nella sua villa in Spagna accanto ai corpi della moglie e della figlia, massacrate a colpi d’ascia. “Mio padre non è un assassino. Non so cosa sia accaduto quella notte, ma so che mio padre non le ha colpite”.

Lo ha detto il giovane Fedor Protosenya al Daily Mail Online: e ha suggerito che i suoi familiari siano stati piuttosto assassinati da una mano misteriosa. “Amava mia madre e soprattutto Maria, mia sorella. Lei era la sua principessa e lui non avrebbe mai fatto loro del male”, ha aggiunto Fedor. Il Corriere della Sera, che ricostruisce la vicenda, racconta che per gli inquirenti spagnoli si tratta di un caso di omicidio-suicidio, ma il figlio sopravvissuto non ci crede.

Il Fedor è scampato al massacro perché ha trascorso la Pasqua nella casa di famiglia a Bordeaux, in Francia, mentre padre, madre e sorella si trovavano nella residenza di Lloret del Mar, in Costa Brava, poco lontano da Barcellona. Fedor ha lanciato l’allarme quando non è riuscito a contattare per telefono i famigliari. Le circostanze del loro ritrovamento destano qualche sospetto, aggiunge il Corriere: Protosenya non ha lasciato nessun biglietto né sono state trovate impronte digitali sull’accetta e sul coltello usati per uccidere le due donne, così come non c’erano tracce di sangue sul corpo dell’oligarca.

La polizia spagnola si è rifiutata di rivelare i dettagli dell’autopsia condotta nel weekend sui resti delle vittime, citando il segreto investigativo. E ha ammonito Fedor a non discutere del caso in pubblico. La polizia catalana aveva trovato il 55enne Sergey impiccato in giardino e i corpi mutilati della 53enne Natalya e della giovane Maria all’interno della casa. Il figlio, però, non è l’unico a non credere alla versione dell’omicidio-suicidio. Alcuni uomini d’affari amici di Protosenya hanno rilasciato dichiarazioni sempre al Mail Online in cui reputavano “impossibile” che l’uomo avesse ucciso moglie e figlia.

Pochi giorni prima era stato trovato il corpo di un altro oligarca, Vladislav Avayev, nel suo lussuoso attico nella capitale russa, insieme a quelli della moglie e della figlia: anche in questo caso si era parlato di omicidio- suicidio. Avayev, 51 anni, era stato presidente di Gazprombank, il braccio finanziario di Gazprom, il colosso russo del gas. E in febbraio i corpi massacrati di altri due alti funzionari di Gazprom, Alexander Tyulakov e Leonid Shulman, erano stati rinvenuti nelle loro esclusive residenze alle porte di San Pietroburgo.

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