Attacco jihadista in Nigeria: colpite una base Onu e un campo militare
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Attacco jihadista in Nigeria: colpite una base Onu e un campo militare

I jihadisti hanno incendiato un bunker dove hanno trovato rifugio 25 operatori umanitari

Attacco jihad in Nigeria
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2 Marzo 2021 - 08.30


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Doppio attacco terroristico in Nigeria, dove un gruppo di Terroristi dello Stato islamico in Africa occidentale (Iswap), una costola di Boko Haram, hanno invaso la città di Dikwa questa sera attaccando simultaneamente un campo militare e una base delle Nazioni Unite.

Lo hanno riferito un ufficiale dell’esercito e una fonte umanitaria in condizione di anonimato.

I jihadisti “stanno cercando di penetrare in un bunker dove hanno trovato rifugio 25 operatori umanitari”, hanno riferito fonti della sicurezza ed umanitarie.

“La base umanitaria è stata incendiata dai combattenti ma finora nessun dipendente è stato colpito”, ha detto una fonte umanitaria in condizione di anonimato.  

Per respingere i jihadisti sono stati inviati a Dikwa rinforzi militari dalla città di Marte, a 40 chilometri di distanza, ha detto una fonte umanitaria.

“Due caccia e un elicottero da combattimento forniscono supporto aereo per respingere i jihadisti e allontanarli dalla base umanitaria”, ha detto la fonte.

Tre anni fa, il 1 marzo 2018, i terroristi dell’Iswap in un’azione analoga attaccarono un hub umanitario delle Nazioni Unite nella città di Rann, uccidendo tre operatori umanitari e rapendo una lavoratrice.

Leggi anche:  L'Onu smentisce le accuse di Israele all'Unrwa: la Germania torna a finanziare l'agenzia umanitaria

L’Iswap, affiliato all’Isis, si è separato da Boko Haram nel 2016 e da allora è diventata la più grande minaccia jihadista in Nigeria. Venerdì i combattenti dell’Iswap su camion muniti di mitragliatrici hanno fatto irruzione a Dikwa, facendo fuggire i residenti.

La città, a 90 chilometri dalla capitale dello stato del Borno Maiduguri, ospita più di 130.000 persone, tra cui 75.000 che erano già fuggite da altre parti della regione e vivevano in campi dove si affidano agli aiuti di emergenza delle agenzie umanitarie.

 

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