Isis, sfida all'ultimo sangue con Putin: decapitatato un ufficiale russo
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Isis, sfida all'ultimo sangue con Putin: decapitatato un ufficiale russo

Lo Stato Islamico ha diffuso le immagini dell'uccisione di Ievgheni Petrenko: Mosca non potrà che reagire duramente

Il colonnello russo Ievgheni Petrenko decapitato dall'Isis
Il colonnello russo Ievgheni Petrenko decapitato dall'Isis
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9 Maggio 2017 - 14.36


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Una dichiarazione di guerra ufficiale, in quello che si preannuncia un possibile scontro finale tra Mosca e i jihadisti: l’Isis ha pubblicato il video della decapitazione di un ufficiale russo, Ievgheni Petrenko, che è avvenuta in Siria: Il filmato è in lingua russa, dura 12 minuti e 17 secondi ed è firmato da Furat Media, ossia la provincia dell’Eufrate dello Stato Islamico, a cavallo tra Siria e Iraq.
Il video, esaminato dagli esperti di intelligence di Globalist, sembra del tutto autentico. Saranno, ovviamente le autorità russe a identificare il povero ufficiale ucciso e a confermare che si tratti proprio di Ievgheni Petrenko.
Il filmato è stato diffuso proprio nel giorno in cui la Russia celebra la vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale.
Nel video ci sono numerose minacce contro la Russia e il presidente russo Vladimir Putin. Si annunciano nuovi atti terroristici.
Ovviamente scegliendo di pubblicare il video lo Stato Islamico è ben consapevole che la Russia non potra che intensificare ulteriormente le sue azioni sia in Siria che all’interno della federazione dove i gruppi islamisti stanno crescendo.
Il presunto ufficiale russo decapitato nel video diffuso dallo Stato Islamico – e identificato come Ievgheni Petrenko – sarebbe un agente dell’Fsb, i servizi di sicurezza russi. Nel filmato –  ha scritto il Washington Post – il presunto 007, vestito di nero, accusa il governo russo di averlo “abbandonato” e chiede l’interruzione della campagna siriana da parte di Mosca. “Il mio compito – dice Petrenko al suo aguzzino – era quello di infiltrare i servizi speciali del califfato e la sua leadership. Uno dei miei ordini era di avvicinare Omar al-Shishani o la sua cerchia. Ma nel corso della missione sono stato scoperto e arrestato dai servizi di sicurezza del califfato”.
Shishani è un georgiano ceceno descritto dal Pentagono come “ministro della guerra” dello Stato Islamico e forse è stato ucciso nel 2016.
La notizia della cattura di Petrenko aveva iniziato a circolare già lo scorso anno. Il ministero della Difesa ha bollato l’esecuzione di Petrenko come “fake news”
La regia del video
Tra l’altro il video contiene una ulteriore e macabra particolarità: a differenza di molte altre esecuzioni simili, dove vengono censurate le immagini che mostrano gli attimi della decpitazione vera e propria (generalmente si vede l’inzio e poi si salta alla fine) in questo caso lo Stato Islamico ha scelto di mostrare le immagini nella loro interezza a sottolineare la volontà di alzare il livello dello scontro.
Qualcosa di simile era accaduto con le brutali immagini dell’assassinio di due soldati turchi bruciati vivi in sfregio a Erdogan, le cui immagini sono state trasmesse integralmente proprio alla ricerca di una reazione forte.
E forse è proprio questo ciò che l’Isis vuole, mentre si prepara – nel momento stesso della prossima caduta delle sue roccaforti in Siria e Iraq – a passare da una forma “statuale” a una più propriamente terroristica, come del resto già avviene nello Yemen o in altre zone di Iraq e Siria formalmente sotto controllo delle autorità locali, ma in realtà infestate di nuclei jihadisti che agiscono come cellule clandestine, uccidendo e organizzando attentati.
La difesa russa: l’ucciso non è un nostro militare
Il ministero della Difesa russo smentisce la notizia dell’esecuzione di un militare russo in Siria da parte dei tagliagole dell’Isis: lo riferisce la Tass.
«Tutti i militari delle forze armate della missione russa in Siria sono vivi, in salute ed eseguono i compiti di lotta al terrorismo internazionale nelle loro unità. Condanniamo – dichiara il ministero della Difesa russo – le azioni dei singoli media, che regolarmente ripetono le informazioni false lanciate dai gruppi terroristici internazionali».
Ovviamente il video è autentico. C’è solo da capire quale sia l’identità del militare. Difficile si tratti di una messinscena. Piuttosto quando c’è odore di servizi segreti le smentite sono di rigore.

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Il video contiene immagini molto forti

 

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