Un pinguino di Magellano muore dopo aver ingoiato una mascherina
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Un pinguino di Magellano muore dopo aver ingoiato una mascherina

La brutta scoperta a Sao Sebastiao, sulla spiaggia dello stato brasiliano di San Paolo: l'esemplare era molto più magro del normale e oltre al dispositivo di protezione, nel suo stomaco c'era della sabbia.

Il pinguino trovato morto in Brasile
Il pinguino trovato morto in Brasile
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21 Settembre 2020 - 09.04


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Inquinamento senza fine: brutta scoperta a Sao Sebastiao, sulla spiaggia dello stato brasiliano di San Paolo: un pinguino di Magellano è stato ritrovato morto dopo aver ingoiato una mascherina. La notizia arriva dall’Istituto Argonauta, ente responsabile del controllo del litorale: l’esemplare era molto più magro del normale e oltre al dispositivo di protezione, nel suo stomaco c’era della sabbia. La foto dell’animale a fianco alla mascherina – pubblicata su Facebook dall’Istituto – è tra le più condivise sui social. 
Emergenza ambientale – La pandemia da Covid-19è tutt’altro che risolta. Presto il conto presentato dal coronavirus potrebbe essere anche ambientale. Il problema principale è lo smaltimento di milioni e milioni di mascherine, pericolose soprattutto per gli animali se disperse nell’ambiente. Una prova arriva dal Brasile, dove un pinguino di Magellano è morto proprio a causa di un dispositivo di protezione. 

 Mascherina fatale – Quando i ricercatori dell’Istituto trovano il cadavere di un animale devono obbligatoriamente eseguire l’autopsia per capire le cause della morte. In questo caso hanno trovato nello stomaco del pinguino una mascherina del tipo N95, oltre a parecchia sabbia.  

 L’appello – Il triste episodio secondo l’organizzazione è dovuto ai tanti turisti che all’inizio di settembre hanno preso d’assalto le spiagge di San Paolo. Molti avrebbero abbandonato le proprie mascherine sulla costa invece di smaltirle nella maniera corretta. “Riteniamo che la mancanza di informazione della popolazione sul tema dei rifiuti debba essere affrontata in modo efficiente a tutti i livelli – ha detto il presidente dell’istituto, l’oceanografo Hugo Gallo Neto – dai bambini alle scuole, anche con la creazione di una legislazione più severa per impedire alle persone di lasciare spazzatura ovunque”.

 

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