Orlando a Cottarelli: "Che opportunità ci sono senza redistribuzione?"
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Orlando a Cottarelli: "Che opportunità ci sono senza redistribuzione?"

L'ex ministro del lavoro e dirigente Pd replica a Carlo Cottarelli che ha detto che tra opportunità e redistribuzione preferisce la prima. "Come non vedere la concentrazione di ricchezze e di potere da parte di pochi?"

Orlando a Cottarelli: "Che opportunità ci sono senza redistribuzione?"
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2 Aprile 2023 - 16.00


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Un partito democratico laburista e mezzo liberista? «Oggi Carlo Cottarelli in un’intervista ricca di spunti pone una serie di quesiti assolutamente legittimi che spero possano contribuire ad alimentare il dibattito dei prossimi mesi. In un partito plurale credo che il confronto, anche sui temi più spinosi e delicati, sia una ricchezza che può contribuire a chiarire l’identità di un partito che, come lo stesso Cottarelli ammette, non sempre è stato adeguatamente riconoscibile. È la conclusione del suo ragionamento che trovo un po’ forzata. Cottarelli spiega che il dilemma di fronte al quale starebbe il Pd sarebbe quello tra `opportunità e redistribuzione´. Lui propenderebbe per la prima opzione, Elly Schlein per la seconda. Ma davvero esiste nella realtà questo dilemma?»

È quanto si chiede Andrea Orlando, esponente del Partito Democratico ed ex ministro del Lavoro.

«Di fronte all’accumularsi di immense fortune e a una concentrazione di ricchezza e di potere che non ha precedenti nella storia moderna, di fronte al fatto che milioni di persone, anche nei Paesi più evoluti, vivano in condizioni di povertà estrema, in alcuni casi nonostante abbiano una qualche forma di lavoro. Di fronte al fatto che le nuove tecnologie e la conoscenza rischiano di diventare appannaggio di pochi a fronte dell’esclusione di molti, determinando nuove forme di dominio. Come possono esserci opportunità senza redistribuzione della ricchezza, del potere, della conoscenza?”.

“Credo sia un buon tema di discussione – sostiene Orlando -. Un tema che va affrontato alla luce di un mondo che sta cambiando con una rapidità che, anch’essa, non ha precedenti».

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