La folle corsa dei mutui, in un anno la rata è aumentata di quasi 200 euro: ma la Bce non arretra
Top

La folle corsa dei mutui, in un anno la rata è aumentata di quasi 200 euro: ma la Bce non arretra

I mutui a tassi varibili potranno arrivare a un incremento del 43%, vale a dire quasi 200 euro in più a rata. Un costo insostenibile per le famiglie, gravato dalle decisioni della Bce per combattere l'inflazione galoppante.

La folle corsa dei mutui, in un anno la rata è aumentata di quasi 200 euro: ma la Bce non arretra
Christine Lagarde
Preroll

globalist Modifica articolo

30 Gennaio 2023 - 11.05


ATF

La discutibile ricetta della Bce di alzare i tassi d’interesse per combattere l’inflazione galoppante, sta pensando in maniera clamorosa sulle famiglie che hanno sottoscritto dei mutui a tassi variabili. Secondo le simulazioni della piattaforma Facile.it, se il 2 febbraio la Banca centrale dovesse confermare un nuovo incremento dei tassi di 50 punti base, la rata di un finanziamento medio potrebbe salire di quasi 35 euro. In poco più di un anno, quindi, il mutuatario si troverebbe a pagare una rata più pesante di oltre 195 euro, vale a dire circa il 43% in più rispetto a quella iniziale.

Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata dal momento della stipula e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi a seguito del rialzo dei tassi da parte della Bce. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio 2022 e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro.

A partire dalla seconda metà dello scorso anno, a causa dei quattro aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea, la rata ha iniziato a salire considerevolmente arrivando, a gennaio 2023, a 619 euro e, come detto, se la Bce decidesse di aumentare i tassi di altri 50 punti base e l’Euribor crescesse in modo analogo, la rata mensile del mutuatario arriverebbe nei prossimi mesi addirittura a circa 653 euro, vale a dire 197 euro in più rispetto a gennaio 2022 (+43,2%). La corsa dei tassi potrebbe non fermarsi con l’annuncio di febbraio: guardando alle aspettative di mercato (Futures sugli Euribor), gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi cresca ancora arrivando a giugno 2023 intorno a 3,4%: se le previsioni fossero corrette, la rata del mutuatario preso in esame arriverebbe a ben 711 euro, 255 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022.

“Se è vero che l’Euribor si muove in base alle aspettative dei tassi Bce, e non è detto che cresca in modo analogo agli indici della Banca centrale, l’ultimo anno ci ha mostrato come i due valori siano strettamente correlati”, spiegano gli esperti di Facile.it. “Per tutelarsi da futuri rincari i mutuatari possono ricorrere ad una surroga o alla rinegoziazione, eventualmente approfittando delle condizioni introdotte dal Governo con la Legge di bilancio. Non esiste in assoluto una soluzione migliore rispetto all’altra; il consiglio se si vuole passare dal tasso variabile a quello fisso è di rivolgersi ad un consulente così da identificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze”, concludono.

Native

Articoli correlati