Ucraina, seconda il consigliere di Navalny: "Le sanzioni alla Russia stanno funzionando"
Top

Ucraina, seconda il consigliere di Navalny: "Le sanzioni alla Russia stanno funzionando"

Gli effetti di questo isolamento "sono difficili da misurare. Ma di fatto la Russia non ha più un'industria dell'auto e la gente nota il degrado della qualità del cibo, per esempio. Il tenore di vita sta andando giù, alla lunga gli effetti si sentono"

Ucraina, seconda il consigliere di Navalny: "Le sanzioni alla Russia stanno funzionando"
Preroll

globalist Modifica articolo

7 Giugno 2022 - 09.40


ATF

Così Vladimir Milov, ex viceministro russo dell’Energia nel 2002 e consigliere economico di Aleksej Navalny in un’intervista al Corriere della Sera

Aleksej Navalny continua a far sentire la sua voce, seppur non direttamente. Il Corriere della Sera, infatti, ha intervistato il suo braccio destro, Vladimir Milov, ex viceministro russo dell’Energia nel 2002. Secondo Milov, le sanzioni a Mosca stanno ottenendo i risultati sperati.

“Le sanzioni contro la Russia funzionano “più di quanto sembri. Stanno degradando il tenore di vita e il futuro dell’industria in Russia. Basta vedere sui motori di ricerca russi le ricerche su voci come ‘parti di ricambio’. Manca capacità di server per le infrastrutture digitali, mancano sementi. Le sanzioni stanno fondamentalmente trasformando l’economia russa”.

“L’industria russa dei beni di consumo, anche alimentari, ha una dipendenza di fondo dai beni importati”, afferma Milov. “E suoi chip ce l’ha da Taiwan, che ha bloccato le vendite. Siamo tra Scilla e Cariddi: da una parte le sanzioni, dall’altra le aziende estere che disdicono contratti nelle tencologie, nelle assicurazioni, nella logistica”. 

Gli effetti di questo isolamento – aggiunge – “sono difficili da misurare. Ma di fatto la Russia non ha più un’industria dell’auto e la gente nota il degrado della qualità del cibo, per esempio. Il tenore di vita sta andando giù, alla lunga gli effetti si sentono”. 

Secondo il consigliere di Navalny, è “inevitabile” che prima o poi le persone si rivolteranno contro il regime, “ma non sarà una transizione lineare e immediata”.

Native

Articoli correlati