Il Comune di Cento contro i bulli: multe ai genitori per fermare gli atti di violenza
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Il Comune di Cento contro i bulli: multe ai genitori per fermare gli atti di violenza

Il regolamento, che verrà votato il prossimo 22 marzo, introduce la possibilità di multa ai genitori di giovani che commettono atti di bullismo. Il Sindaco Accorsi: "un incentivo alla consapevolezza delle famiglie".

Il Comune di Cento contro i bulli: multe ai genitori per fermare gli atti di violenza
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19 Marzo 2023 - 18.14


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Il Comune di Cento, in provincia di Ferrara, ha deciso di sanzionare le famiglie di giovani che vengono ritenuti responsabili di atti di bullismo.

Nel nuovo regolamento di polizia urbana del Comune, che verrà messo al voto il prossimo 22 marzo, è stato introdotto l’articolo 7 bis, suddiviso in sei commi, che introduce la possibilità, per l’Amministrazione, di contestare una sanzione da 100 a 300 euro a chi ha la patria potestà dei ragazzini che dovessero tenere, in ambito scolastico e fuori, atteggiamenti che possono “costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza”.

Il sindaco Edoardo Accorsi, in merito, ha così dichiarato: “È anche un incentivo alla consapevolezza delle famiglie”.

“L’idea nasce dall’esperienza che abbiamo avuto in questo anno e mezzo di amministrazione – spiega il primo cittadino- dove siamo stati chiamati a intervenire in diverse situazioni di bullismo, insieme alla polizia locale, alle forze dell’ordine e alla scuola. Questo è uno strumento in più, che dovremo testare e valutare se funziona, anche se non siamo la prima amministrazione che lo ha adottato”.

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Sottolinea ancora che questo nuovo strumento, discusso prima con forze dell’ordine e istituzioni scolastiche, che ovviamente dovranno accertare gli atteggiamenti intimidatori o aggressivi, “è anche un incentivo alla consapevolezza delle famiglie, che in alcuni casi tendono a ridimensionare il fenomeno del bullismo. In ogni modo – spiega – ci sarà anche la possibilità per i genitori di tramutare la multa in un progetto educativo e di recupero per il figlio”. Il primo approccio del Comune, infatti, “rimane sempre quello educativo e di sensibilizzazione – conclude Accorsi – perché questo è un tema molto delicato”.

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